L'angolo del professional consumer
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Cina e contraffazione
Lotta alla contraffazione |
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Dal lato istituzionale le armi alla lotta alla contraffazione sono legate all’uso degli strumenti della normativa civile e penale. Si può ipotizzare anche ad azioni correttive e non sanzionatorie quali l’abbassamento dell’iva del 4%, la diminuzione di prezzo dei prodotti legali, la cooperazione internazionale.
Prima di concludere merita porre attenzione all’ambiguità con cui noi stessi lamentiamo danni derivanti dalla contraffazione quando il nostro paese l’ha praticata ampiamente per decenni ed ancora viene praticata (a Napoli copiano i prodotti copiati dai cinesi marchiandoli “made in china”).
Al giorno d’oggi è da sottolineare come si faccia una concorrenza spesso sleale marchiando in Italia prodotti di fabbricazione estera molti dei quali proprio arrivati dalla Cina. Inoltre si tenga presente che la Cina non è altro che il capocordata di un indotto della contraffazione e dello sfruttamento dei lavoratori nonché della concorrenza sleale di cui fanno parte paesi asiatici di minor peso contrattuale e con meno potenzialità più una serie di paesi sottosviluppati, tutti allettati dalla contraffazione e dalla produzione sottocosto per emergere economicamente dalla condizione di sottosviluppato e sfruttato all’occorrenza proprio da quei paesi che oggi denunciano i danni del sistema produttivo fondato sull’illegalità.
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