Fontane che zampillano vino sono spesso presenti nelle fiabe e nelle canzoni popolari. Nella realtà esiste qualcosa di simile: a Settimo Rottaro (in provincia di Torino), dallo scorso settembre, c'è una fontanella di acqua frizzante a disposizione per tutti i frequentatori del parco giochi. Il sindaco, Francesco Comotto, ritiene che le politiche del futuro si possano provare a cambiare anche partendo da piccoli passi.
Come mai una fontana pubblica di acqua frizzante?
"L'Italia è uno dei paesi con il maggior consumo pro-capite al mondo di acqua in bottiglia. Per questo motivo abbiamo pensato di renderla fruibile a tutti, ad un prezzo simbolico. Una famiglia può risparmiare qualche centinaio di euro ogni anno bevendo l'acqua ‘del sindaco'. Così, inoltre, si eliminano i contenitori in plastica e di conseguenza anche i rifiuti. Per non parlare del trasporto inutile delle bottiglie dalla fonte al consumatore, che viene azzerato".
Ma l'acqua in bottiglia non è più sana di quella della fontanella?
"Assolutamente no: l'unica aggiunta che viene fatta è quella di anidride carbonica senza altri strani composti come gli acidificanti utilizzati per mantenere a lungo la gassatura nelle bottiglie in commercio.
Inoltre, l'acqua degli acquedotti pubblici è molto più controllata di quella delle fonti private e, spesso, è anche di miglior composizione chimico-fisica".
Nella pratica, come si fa portarsi a casa l'acqua gasata?
"Semplice: basta procurarsi qualche bottiglia con tappo avvitabile che si potrà riempire infinite volte e il gioco è fatto. Ogni cittadino può recarsi alla fontanella, a piedi o in bicicletta, evitando in tal modo di comprare l'acqua al supermercato in confezioni che spesso provengono da mesi di giacenza sotto il sole".
Quali sono i costi che deve sostenere il Comune?
"All'inizio pensavamo di distribuire l'acqua gratuitamente. Ma quando qualcosa viene regalato c'è sempre il rischio di interpretazioni errate, del tipo ‘chissà dov'è la magagna', oppure di sprechi.
Abbiamo quindi deciso di fissare un prezzo simbolico: 5 centesimi di euro ogni litro e mezzo di acqua ritirata: con il ricavato si vanno a coprire i costi della manutenzione della fontanella e dell'aggiunta di anidride carbonica".
Oltre al risparmio economico e in termini di rifiuti, c'è dell'altro?
"Sì, nel nostro caso la fontana è diventata un luogo di ritrovo dove scambiare quattro chiacchiere sulla settimana appena trascorsa, all'aria aperta e magari con i bimbi che nel frattempo fanno un giro sulla teleferica del parco giochi. Inoltre abbiamo sensibilizzato i cittadini sull'utilizzo di quel bene comune e indispensabile che è l'acqua potabile: è compito di tutti imparare a non sprecarla facendone un uso consapevole e responsabile".
Come è stata accolta, la fontana, dai cittadini?
"Molto bene. Non ci aspettavamo tutto questo successo. Ci sono persone che arrivano a prendere l'acqua anche dai comuni vicini, perché la nostra è l'unica fontana di acqua frizzante nella zona. Insomma, l'impatto è ottimo".