Si tratta di un latte trattato per poter essere dato in sostituzione del latte materno quando questo non può essere somministrato. L’utilizzo di questo latte interessa una percentuale pari al 15% dei neonati al momento dell’uscita dall’ospedale, ma la quota cresce nei mesi successivi, arrivando a interessare il 35% dei bambini già dopo la seconda settimana e circa il 90% al compimento del quinto mese.
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