Negli ultimi 60 anni, abbiamo ridotto il nostro cibo allo stremo delle sostanze nutritive. Ha una quantità di nutrienti ad un livello molto basso. Quelli che sono quasi spariti totalmente sono i sali minerali. Lo avevamo intuito. Ora una ricerca inglese lo afferma, rigorosamente.
I più impoveriti sono, carne e latticini. Il latte ha perso dal 1940 ad oggi, il 14% di sodio; il 21% di magnesio; il 62% di ferro; il 3% di potassio; il 2% di calcio e di fosforo.
La bistecca di manzo ha perso, il 55% di ferro, il 4% di calcio, il 7% di magnesio.
Il tacchino, ha perso l’80% di ferro, il 70% di calcio, il 4% di magnesio.
Quello che però e veramente sorprendente è, secondo questa ricerca le gravissime perdite del parmigiano. Avrebbe perso il 70% di calcio ed anche del magnesio e tutto il ferro, che in ogni modo era già basso, 3%.
Le ragioni di tutta questa bella povertà sono lampanti: la produttività elevata, lo stress degli animali, i suoli poveri di sostanza organica, i pesticidi diffusi.
A proposito del suolo, nella produzione animale di oggi questo conta pochissimo o niente.
La stessa ricerca afferma, inoltre, che i prodotti biologici sono molto meglio. Oggi, dunque, si deve parlare di sovralimentazione e malnutrizione umana, oltre che animale.
Per info: www.foodcomm.org.uk
Michele Piccione
ACU Piemonte
30/06/2006
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