Il problema principale nella repressione dell'attività di spamming è che di solito l'invio smisurato di email avviene in due modalità: la prima è l'utilizzo di tecniche di remailer anonimi attraverso server di solito situati in paesi con legislazioni alquanto lacunose, che rendono vano ogni tentativo di indagine; la seconda è lo sfruttamento di server di posta non protetti, di aziende o privati ignari che vedono le proprie reti ingolfarsi all'improvviso di traffico inaspettato, creato dal passaggio di migliaia di email provenienti da macchine fantasma situate in paesi stranieri ed indirizzate verso altri paesi stranieri.
Comunque sia, entrambe le tecniche rendono difficile, se non impossibile, ogni tentativo di risalire al mittente, considerando che, trattandosi di operazioni transnazionali, richiedono il coordinamento legislativo di più Paesi.
Quindi la miglior difesa è la prevenzione, prestando attenzione ai mittenti ed agli oggetti delle email che arrivano, cercando di scartare a priori ogni messaggio sospetto. E' molto importante evitare di eseguire ogni tipo di file allegato, perchè di solito è lì che si annida il pericolo, dal momento che anche solo visualizzando il messaggio nell'anteprima presente in molti programmi di posta elettronica, si mandano in esecuzione gli allegati o parti di email non visibili e molto dannose.
Un'altra importante regola precauzionale è quella di evitare di rispondere a qualsiasi domanda o richiesta, o più semplicemente scrivere al mittente chiedendo di non essere più disturbati. Tale azione infatti confermerebbe la vostra esistenza ed il vostro indirizzo finirebbe immediatamente in una delle molte “liste di spamming”, che viene passata di spammer in spammer.
L'installazione di un buon antivirus, costantemente aggiornato, può essere un buon strumento per evitare allegati indesiderati, mentre, attraverso le configurazioni dei programmi di posta elettronica, possiamo fare in modo che certi mittenti vengano bloccati od ignorati dal programma stesso.
L'ultima regola, ma più importante di tutte le altre, rimane sempre quella di diffidare di ogni proposta ed offerta che ci viene spedita via Internet, da persone che non conosciamo e con metodologie alquanto ambigue, perchè la facilità di comunicazione di questo mezzo e la possibilità di comunicare da una qualsiasi parte del mondo, rende sempre più duro il contrasto alla criminalità informatica.
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