Il motivo fondamentale che spinge la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino a scrivere una breve guida su tale fenomeno, è motivato dal fatto che, sempre più spesso, i cittadini titolari di indirizzi email su Provider gratuiti, si vedono arrivare decine di email al giorno, da mittenti sconosciuti e dai contenuti più svariati, incappando in diverse situazioni spiacevoli.
Come sempre accade su Internet, la maggior parte dei contenuti riguarda la pubblicizzazione di siti pornografici, arrivando, fortunatamente solo in alcuni casi, alla pubblicità di siti illeciti. Tuttavia possiamo dire che in questi casi il destinatario può capire che si tratta di un caso di spamming e cestinare immediatamente l'email. Le difficoltà sorgono invece quando si ricevono delle email con contenuti allarmistici, che offrono come soluzione l'utilizzo di programmini allegati o le visite a siti contenenti dialer.
Diventata ormai famosa in tutto il mondo è l'email proveniente da un paese africano tipo Nigeria o Costa d'Avorio, che racconta di storie di fondi nascosti per vari motivi (eredità reali, guerre civili ecc.) chiedendo un conto d'appoggio per l'esportazione di tali capitali verso l'Olanda, promettendo in cambio un accattivante compenso. Se si decide di accettare, al termine degli accordi, viene chiesto di anticipare le spese per le transazioni e dopo tale pagamento si perderà ogni traccia sia degli interlocutori che delle somme anticipate.
Recentemente, invece, molti cittadini hanno ricevuto email che li avvertivano di addebiti di cifre su carte di credito intestate a personaggi puramente inventati, invitando il destinatario a verificare la propria situazione attraverso un sito contenente un dialer a tariffazione maggiorata.
Per quello che riguarda la diffusione di email dovute alle reazioni a catena generate dai Virus Worms, un recente caso è quello del messaggio che avverte il destinatario di essere sotto il controllo dell'FBI americana per aver scaricato da internet del materiale illecito e di verificare se il file allegato sia simile a ciò che stato scaricato. In realtà l'allegato contiene un virus pronto ad autoreplicarsi.
Un altro caso ancora è quello dell'email che avverte il destinatario di essere affetto da virus trojano che rende visibili a tutti il contenuto del proprio hard disk e che per sanare la situazione è necessario eseguire il programma in allegato, contenete un bel virus!
In sostanza gli spammer trovano periodicamente ”confezioni” appetibili ed ingannevoli per raggiungere i propri scopi, inondando le reti, per brevi periodi, di messaggi che arrivano a mietere vittime tra i navigatori più ingenui.
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