Brutti tempi per le banche
Anziché difendersi devono cambiare |
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Giovedì 1° febbraio il decreto Bersani, venerdì 2 febbraio l’Antitrust europeo, sabato 3 febbraio la Banca d’Italia, lunedì 5 febbraio l’Antitrust italiano: 4 giornate nere per il sistema bancario italiano che cerca goffamente di difendersi invece di prendere atto che deve cambiare.
Prima il Governo, poi i due Antitrust e la Banca d’Italia hanno denunciato gli alti costi dei servizi bancari in Italia, sui conti correnti come sulle carte di credito.
Per i conti correnti si arriva a condizioni 4/5 volte superiori a quelli di altri Paesi europei. Uguale la situazione per le carte di credito.
Sono posizioni che Adiconsum condivide e che denuncia da anni sulla base di specifici reclami, denunce dei singoli consumatori e proprie indagini.
Gli accordi raggiunti con l’ABI ed i tavoli di lavoro sono un fatto positivo, ma a questo punto è necessaria una fortissima accelerazione del confronto con l’ABI partendo senza indugi dall’accordo per la penale di estinzione anticipata dei mutui prima casa prevista dal decreto Bersani e con le singole banche, rendendo generali le scelte che oggi sono solo di alcune di esse.
Adiconsum, insieme alla necessaria riduzione delle condizioni applicate alla clientela non più rinviabile, torna a chiedere in maniera molto ferma che:
1) le condizioni applicate alla clientela abbiano una durata minima di 1 anno prima di ogni possibile variazione;
2) che in attesa della decisione ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico sia abolito qualsiasi compenso per la chiusura ed il trasferimento del conto titoli;
3) che il conciliatore bancario che sarà presentato domani dall’ABI sia sostanzialmente modificato prevedendo la presenza delle rappresentanze della clientela e la gratuità per la clientela;
4) ampliare la possibilità di confronto attualmente previsto per i soli prodotti Patti Chiari a tutti i prodotti di tutte le banche;
5) l’immediata applicazione senza inutili perdite di tempo di tutte le previsioni del decreto Bersani e, intelligentemente, di quelle previste nel Disegno di legge sulle liberalizzazioni.
6 febbraio 2007
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