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Farmacie: prodotti miracolosi?

Ritiro slogan "la casa della salute"
  03/03/2006


Le farmacie oggi sono dei veri e propri bazar con prodotti “miracolosi” per la cellulite o il dimagrimento, giocattoli, prodotti di bellezza, calzature

Presto la liberalizzazione dei farmaci da banco nei supermercati e lo sblocco della corporazione

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) chiede a Federfarma il ritiro immediato della campagna pubblicitaria che ha come slogan “Farmacia, la casa della salute”.

“Questa campagna è un pessimo esempio di un mix tra terrorismo psicologico e romanticismo patetico - commenta Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) – Più che “case della salute”, come forse erano un tempo, le farmacie sono diventate dei veri e propri “bazar”, che mettono in vetrina anzitutto i prodotti contro cellulite o dimagrimento, spesso oggetto di provvedimenti per pubblicità ingannevole da parte dell’Autorità Antitrust. Senza parlare poi dei giocattoli e delle calzature, che ingombrano ormai buona parte degli scaffali”.

“Ed è inaccettabile poi il fatto che la campagna in questione – continua Antonio Longo - insinui il dubbio che anche una “normale aspirina può causare una malattia iatrogena”. Si tratta di un vero e proprio terrorismo psicologico finalizzato soprattutto a scongiurare quello che ormai tutti chiedono, e cioè la vendita dei farmaci da banco anche nei supermercati, naturalmente sotto la vigilanza di personale specializzato. Lo chiedono l’Autorità Garante per la concorrenza, le associazioni dei consumatori come la nostra, le centinaia di migliaia di cittadini che stanno firmando la proposta della COOP”.

“Federfarma, invece, dovrebbe fare una scelta: se i farmacisti vogliono difendere l’esclusività della vendita dei farmaci, devono rinunciare a tutte le altre “merci varie” e soprattutto devono rinunciare a quel rapporto farmacie-popolazione che è una vera rendita di posizione che assicura ai farmacisti lauti redditi, impedendo a migliaia di giovani laureati in farmacia di trovare un lavoro. Se poi Federfarma teme che con la vendita nei supermercati aumenti il consumo dei farmaci da banco, non si capisce davvero perché non protesti contro la massicce e dispendiose campagna pubblicitarie che da sempre vengono fatte in Tv nelle ore più costose per questo tipo di farmaci (tipo Moment, Viamal e analgesici vari…).”


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