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Caro-prezzi: la posizione del Movimento Consumatori

E' necessario un osservatorio dei prezzi
  11/02/2004

Oltre alle difficoltà appena esposte (che ovviamente non hanno inciso in eguale misura su tutti i consumatori italiani) è indubbio che nello specifico del settore alimentare sia molto difficile pretendere dal singolo consumatore un monitoraggio costante e completo sulle diverse offerte del mercato: troppo poco il tempo a disposizione e troppi i beni e gli esercizi commerciali da monitorare, se si volesse davvero avere un quadro complessivo della situazione.
E’ allora evidente che sia necessario aiutare il consumatore ad indirizzare le proprie scelte sugli operatori più efficienti e l’unico strumento realmente efficace è a nostro parere l’istituzione di osservatori dei prezzi che abbiano compiti di monitoraggio e pubblicazione dei dati relativi a singoli beni e singoli punti vendita.
Già da alcuni anni, nella provincia di Torino, pur sulla scala limitata di un solo Comune (Collegno) l’amministrazione comunale, ha realizzato e sperimentato (anche grazie al supporto e alla collaborazione del Movimento Consumatori) un diverso modello di osservatorio di prezzi, i cui risultati sono stati divulgati periodicamente e messi a disposizione dei cittadini.
In pratica è stato messo a punto un essenziale “paniere” di prodotti di largo consumo nel settore alimentare, identificati per tipo, marca e misura della confezione, identificazione essenziale per comparare i prezzi di prodotti omogenei. Poi, si è scelta una “rosa” di esercizi, di diverso tipo e natura (supermercati sopra i 200mq e mercati cittadini). Si è quindi proceduto a verifiche periodiche dei prezzi di quei prodotti in quegli esercizi ed alla loro pubblicazione. Questo è quel che si dovrebbe fare: cambiare sostanzialmente non tanto il modo di rilevazione dei prezzi, quanto quello di elaborazione e di comunicazione dei dati. Elaborandoli, appunto, su base di città e di grande quartiere e mantenendo l’identificazione delle singole marche e dei singoli esercizi (che dovranno essere scelti e “ruotati” a campione, per diverse tipologie, e per un lasso di tempo sufficiente per identificare tendenze significative) nella comunicazione ai consumatori. Solo così questi saranno messi in condizione di conoscere sino in fondo vantaggi e svantaggi delle varie concrete offerte commerciali che li riguardano e quindi, attraverso scelte più consapevoli e informate, combattere i rincari “punendo” chi pratica i prezzi più alti.


commenti

01/03/2007 03:47 - 
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01/03/2007 03:36 - 
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