L'angolo del professional consumer
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Pane fresco
La UE dice no al pane fresco tradizionale |
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Altolà della commissione UE al governo italiano perché si astenga dal far approvare dal parlamento il disegno di legge sul pane fresco. Le nuove norme in itinere, prevedono che sia chiamato pane soltanto quello fatto con ingredienti tradizionali, con esclusione di semilavorati, congelati, contenenti conservanti.
La legge n.580/1967 , prevede la vendita di pane ottenuto con semilavorati, ma non dovrebbe essere venduto come pane fresco e sfuso, bensì in appositi involucri.
Secondo una sentenza della corte di giustizia europea, il provvedimento italiano ostacola il mercato del pane.
Secondo noi, invece, tutti i tipi di pane devono essere venduti, con etichetta, confezionati, con le informazioni per i consumatori. Siano tradizionali, industriali, con conservanti o senza.
Poi, possiamo scegliere. Così si può aiutare il mercato.
ACU Piemonte
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commenti
18/08/2005 20:18 - | Piuttosto che pensare a come deve essere presentato il pane, se confezionato o no perchè non si pensa a scrivere CON QUALE GRANO NE è STATA FATTA LA FARINA? NAZIONALE O ESTERO!
Questo potrebbe essere un buon punto di partenza per salvaguardare la salute dei consumatori e le aziende cerealicole.
Infatti, se pensiamo a come viene prodotto il grano fuori dall'Italia e cosa si immette per poterlo trasportare con le navi, che forse la settimana prima avevano trasportato carbone, io credo che quello della confezione sia il merletto di una coperta più pesante.
Giuseppe Li Rosi
Consorzio Produttori Agricoli Raddusa (Città del Grano Duro) |
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