L'angolo del professional consumer
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Alimenti per lattanti a marchio Coop
Coop Italia rispetta al 100% il Codice OMS/UNICEF |
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Comunicato di Ibfan Italia sul lancio degli alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento a marchio Coop
Come gruppo che si occupa di protezione dell'Allattamento al Seno e del rispetto del Codice OMS/UNICEF per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno e successive pertinenti Risoluzioni, vorremmo esprimere le seguenti considerazioni riguardanti i prezzi del latte artificiale e in particolare sul lancio del nuovo prodotto a marchio Coop.
1) Siamo pienamente coscienti del fatto che le mamme italiane pagano prezzi sproporzionati per un prodotto che all'estero costa spesso meno della metà, anzi lo stiamo denunciando da anni, da quando cioè abbiamo iniziato la nostra attività di monitoraggio alle violazioni del Codice, imbattendoci in pratiche quali ad esempio forniture gratuite ai reparti maternità e sponsorizzazioni di ogni tipo (attività proibite dal Codice stesso ma consentite dall'attuale normativa italiana). A questo proposito, vorremmo ricordare che per il meccanismo delle cosiddette "turnazioni" le sei maggiori compagnie attive nel nostro paese sono state condannate e multate dall'Antitrust nel 2000, condanna che tuttavia non ha portato a sostanziali cambiamenti in questa consolidata abitudine. A conferma di ciò, sono recentemente apparse sui giornali confessioni di medici ed impresari che hanno finalmente reso noto a tutti come i prezzi vengano gonfiati per questioni di marketing (facendo cioè pagare al consumatore quanto le imprese versano al sistema sanitario perché lo stesso convinca il consumatore a usare il loro prodotto: un circolo che si può tranquillamente definire diabolico, visto che il consumatore paga per far del male a se stesso).
2) Occupandoci di protezione dell'allattamento, siamo altresì coscienti che molti più bambini potrebbero essere allattati al seno (con risparmi ben maggiori per le famiglie e i sistemi sanitari, ma soprattutto con effetti positivi a breve e lungo termine sulla loro salute) ma sappiamo anche che molte mamme, non per colpa loro ma del sistema sanitario e dell'ambiente culturale che non le aiuta, utilizzano il latte artificiale. Auspichiamo che il loro numero si riduca il più rapidamente possibile, e che tutte le 95 mamme su 100 che desiderano allattare (secondo i sondaggi) possano farlo con successo, perché è bene ricordare che l'insuccesso è dovuto proprio a mancanza di informazioni e di sostegno.
3) Non possiamo quindi che dichiararci soddisfatti se esistono in commercio latti artificiali a prezzi più equi e commisurati al loro valore e ai prezzi europei, ferma restando la qualità del prodotto.
4) In questo senso, ben venga un latte artificiale a marchio Coop - senza dimenticare che ci sono anche altri latti italiani di qualità simile e a prezzo europeo - ma soprattutto ben venga l'impegno di Coop Italia, annunciato pubblicamente, di rispettare al 100% il Codice OMS/UNICEF e le successive pertinenti Risoluzioni, seppure entro un anno. Avevamo già avuto modo di prendere atto della scelta di Coop Italia di scrivere nell'etichettatura degli alimenti per bambini della linea Crescendo "dal sesto mese compiuto", secondo le più recenti raccomandazioni OMS. Per questo ci ha lasciati di stucco l'aggressività della campagna pubblicitaria lanciata in questi giorni da Coop sui mezzi di comunicazione di massa per lanciare il proprio "latte 2", in palese ed eclatante violazione del Codice OMS che vorrebbe rispettare entro un anno, anche perché la confezione è uguale a quella del "latte 1" e quindi indirettamente viene promosso anche quello. Lo stesso dicasi per la pubblicità del biberon a marchio Coop, anch'esso attualmente pubblicizzato in piena violazione del Codice.
5) Ci auguriamo quindi
a) che Coop Italia cambi strategia promozionale per la linea Crescendo, in particolare per i latti 1 e 2, i biberon e le tettarelle adeguandola il più rapidamente possibile al Codice;
b) che le altre compagnie produttrici e distributrici si allineino con la decisione di Coop di rispettare il Codice OMS/UNICEF;
c) che il Ministero della Salute ottemperi al suo dovere di promuovere e proteggere la salute e quindi si adoperi affinché il Codice sia rispettato quanto prima dalle compagnie produttrici e distributrici, e, per quanto riguarda il sistema sanitario, dai suoi operatori;
d) infine, che il Parlamento adegui la legge italiana al Codice Internazionale e alle successive risoluzioni, discutendo ed approvando al più presto la proposta di legge dell'Onorevole Paolo Cento.
6) IBFAN Italia proseguirà nella sua opera di monitoraggio permanente e registrazione delle violazioni del Codice, pertanto si impegna a vigilare sull'operato di Coop Italia e delle altre compagnie, come a far pressione affinché la normativa italiana per la protezione dell'allattamento sia rafforzata.
p. Ibfan Italia (Paola Negri)
Firenze, 13/12/2004
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