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Assegno per il secondo figlio: lettera al ministro
Lettera ai politici “per chiedere l’immediata correzione della legge” |
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Movimento Difesa del Cittadino e Nessun Luogo è Lontano hanno inviato una lettera alle Istituzioni parlamentari e al Governo per chiedere l'immediata correzione della legge che assegna un bonus da mille euro ai figli secondogeniti.
Una lettera che chiama in causa la Politica per sanare 7 ingiustizie del provvedimento, che determinano esclusione e discriminazione.
Infatti l'assegno: 1) non viene concesso alle donne extracomunitarie, neanche se il padre è cittadino italiano o comunitario e neanche se il figlio nato è italiano, mentre è corrisposto nel caso di madre italiana e padre immigrato; 2) non viene concesso alle donne rifugiate politiche; 3) è concesso indipendentemente dal reddito del richiedente; 4) è concesso alle neocomunitarie solo se il figlio è nato dopo il primo maggio 2004; 5) non viene concesso se il figlio nasce morto; 6) è concesso, in caso di adozione, usando come riferimento la data di passaggio in giudicato della sentenza del tribunale italiano, sentenza che rende efficace alla sentenza del tribunale straniero; 7) non viene dato alla donna italiana iscritta all'AIRE.
Le associazioni hanno avviato una campagna per un giusto sostegno a tutti i secondi figli ed hanno attivato un servizio di consulenza e informazione, ai centralini di Movimento Difesa del Cittadino (06/4881891) e di Nessun Luogo è Lontano (06/7802672) e sui siti internet www.mdc.it e www.nessunluogoelontano.it
Di seguito il testo della lettera a firma di Antonio Longo, presidente di Movimento Difesa del Cittadino, e di Fabrizio Molina, presidente di nessun Luogo è Lontano:
“Gentile Onorevole
nel pregarLa di voler prendere visione del comunicato stampa allegato alla presente, desideriamo informarLa che le scriventi Associazioni hanno appena avviato la campagna di sensibilizzazione verso la pubblica opinione, le Istituzioni parlamentari ed il Governo, per chiedere l'immediata correzione della L.326 del 2003, che in materia di sostegno alle famiglie per mezzo del cosiddetto assegno di maternità, da estendere anche al primo figlio, sancisce una serie di esclusioni davvero gravissime.
Ciò su cui infatti vogliamo richiamare la Vostra attenzione è che tra i casi esclusi dal citato sostegno, tutti assai gravi e incongruenti, si segnala per illogicità quello della famiglia formata da padre italiano e madre immigrata; mentre, nel caso di madre italiana e padre immigrato il sostegno è corrisposto.
Desideriamo pensare che si tratti di una svista, che seppur grave, si voglia sanare ed è per questo che la presente lettera sarà contemporaneamente inviata ai Ministri competenti, mentre prende reale avvio la nostra mobilitazione.
Ci corre l'obbligo per ciò di informare che la campagna iniziata in questi giorni verrà proseguita dalle scriventi Associazioni, fintantoché il provvedimento non verrà corretto.”
MDC, Ufficio stampa, Cristina Coppi 333-3596122; Norma Zito 347-5164323
Nessun Luogo è Lontano, ufficio stampa Luigi Laloni 338-6313390
Roma, 11 giugno 2004
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