La nostra agricoltura, quella convenzionale, continua imperterrita a consumare pesticidi a più non posso.
Mentre , i nutrizionisti continuano a consigliare, il consumo di frutta e verdura, dobbiamo sopportare un carico così pesante di pesticidi.
Anche se rispetto agli anni passati, si nota un certo calo, siamo in Europa il Paese con il più alto consumo di pesticidi.
L'agricoltura Italiana consuma più pesticidi della somma di quelli usati dalla Germania e Regno Unito. Molte sostanze, trovate ai controlli sono vietate in Italia da anni. Si trova persino il DDT, proibito da trent'anni. Ciò fa pensare ad un traffico clandestino di pesticidi. Sui banchi dei mercati si trovano molti pesticidi proibiti, ma qui si tratta di frutta e verdura importata da paesi dove detti veleni sono leciti.
Ritroviamo cosi l'incertezza della tutela. Se la situazione è questa, sono veramente tante le smagliature della filiera. Fidarsi dunque della rintracciabilità?
Siamo d'accordo sul rinnovo delle normative del made in Italy, ma i consumaoti domandano l'aggiornamento della normativa sui pesticidi ormai vecchia di 30 anni. Difatti l normativa non tiene conto dell'accumulo dei vari pesticidi. Pur rispettando le singole quantità, sommate possono risultare tossiche.
M.Piccione
|