L'angolo del professional consumer
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Tempo di saldi
| Vademecum per il periodo dei saldi |
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A Torino, dal 10 gennaio sino al 6 febbraio 2004, è possibile acquistare a prezzi di saldo numerosi prodotti (soprattutto abbigliamento ed accessori) che i consumatori hanno visto esposti in questo periodo di festività.
I saldi, da non confondere con le vendite sottocosto, non dovrebbero ormai riservare sgradite sorprese ai consumatori, ma è sempre meglio aver chiari alcuni punti.
1. Non fare acquisti nei giorni che precedono i saldi, se non indispensabili. Sarebbe bene curiosare per memorizzare i prezzi esposti.
2. Diffidare di quegli esercizi che, nel periodo dei saldi, hanno completamente modificato la merce esposta.
3. Diffidare di capi di abbigliamento che in saldo sono disponibili in tutte le taglie e i colori. Si tratta quasi sicuramente di merce messa sul mercato per l'occasione. Bisogna accertarsi che siano provvisti di etichettatura.
4. Non lasciarsi ingannare da sconti esorbitanti.
5. Mezzi di pagamento: durante il periodo dei saldi gli stessi non differiscono da quelli abituali. Diffidare e segnalare quegli esercizi che, pur evidenziando vetrofanie relative a carte di credito o bancomat, nel periodo dei saldi non li accettano come forma di pagamento.
6. Richiedere sempre lo scontrino e conservarlo per eventuali contestazioni.
7. La merce che viene acquistata nei saldi, così come qualsiasi acquisto effettuato in ogni altro periodo dell'anno, deve essere sostituita se presenta difetti di conformità (art. 1519 bis codice civile), ossia se è difettosa. La merce in saldo si cambia.
8. Se il bene non presenta nessun vizio ma ad esempio l'indumento non piace o la taglia è errata o il libro è un doppione non si può vantare alcun diritto per ottenere la sostituzione. La sostituzione diventa una pura cortesia del commerciante, o meglio una sua accorta politica commerciale.
Ecco che cosa dice la legge (art. 1519 bis codice civile):
Per il bene difettoso, se è possibile, si procede con la riparazione ma la stessa deve avvenire in un congruo termine e senza nessun costo per il consumatore, in caso contrario si pretenda la sostituzione immediata del bene con un bene di egual valore o di valore superiore. Se trattenete il bene difettoso richiedete una riduzione del prezzo.
Si ha diritto se le ipotesi sopra indicate non sono percorribili al rimborso dell'intero importo.
Si tengano sempre presenti tre cose:
1) il responsabile del bene difettoso è unicamente il venditore,
2) richiedere e conservare lo scontrino,
3) la contestazione deve avvenire entro due mesi dalla scoperta del vizio.
Fonte: ADOC Piemonte
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commenti
| 23/02/2006 14:00 - | | i primi di dicembre ho comprato un orologio di 250 euro ma portato a casa mi sono accorta che mancava un brillantino cosii l ho portato indietro ed è stato agiunto il brillantino e diverso da quello del bracciale cosi l' ho riportato nuovamente in dietro,oggi è il 23 febbraio e non ho ancora l' orologio in quanto ho richiesto la sostituzione con uno nuovo ma ancora il venditore non me lo ha portato posso richiedere un rimborso del denaro speso per l' acquisto?aiutooo |
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| 19/08/2005 12:03 - | | tre giorni fa ho comprato un costume chiendendo prima di acquistarlo la possibita di cambiarlo mi è stato detto di si. quando sono tornata per cambiarlo poichè lo sconto era maggiore potevo cambiarlo con unprezzo inferiore al mio acquisto è possibile? |
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| 12/01/2005 13:33 - | due giorni fa sono stata da reds un negozio dove nelle vetrine c'è scritto tutto a 6.99 euro.
prima di natale ho acquistato un maglioncino a 10 euro.
Lunedi' ho provato tutto (orario di chiusura-centro commerciale le cupole a san giuliano milanese)tranne 3 maglioncini uguali a quello che avevo gia' acquistato.
tornata a casa mi sono accorta che non erano della taglia corretta.
ieri sono tornata nel negozio e hanno messo un cartello: la merce non si cambia.
Ho chiamato i vigili e mi hanno detto che sarebbero usciti il giorno dopo. |
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