L'angolo del professional consumer
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Sciopero della luce
Il 14 settembre luci spente alle 11,30 |
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Un tavolo nazionale per affrontare la crisi energetica e i relativi contraccolpi seguenti allo choc petrolifero di questi giorni, è la richiesta di Intesaconsumatori. “Non vogliamo delle commissioni tecniche di monitoraggio, ma un vero e proprio tavolo di concertazione con tutte le forze sociali del Paese per affrontare l'emergenza energia. Occorre prendere con estrema urgenza misure e strategie che consentano di ridurre gli effetti del caro-greggio nell'immediato, ma soprattutto difenderci dal caro energia in termini strutturali nei prossimi decenni. Non possiamo più aspettare e dobbiamo subito ricercare e promuovere soluzioni nuove, diversificate e soprattutto a minor costo, per produrre il fabbisogno energetico sul quale si fonda la nostra qualità della vita.” Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori chiamano a raccolta non solo i consumatori, ma tutti i protagonisti della vita economica del Paese.
Secondo i rappresentanti dell'Intesa, “Le associazioni consumeristiche hanno fatto tutto quello che potevano per denunciare in tempi non sospetti che i rischi legati agli aumenti di prezzi e tariffe, avrebbero avuto effetti potenzialmente devastanti e strutturali. Ora il peggio sta arrivando e non è dietro le nostre spalle e dobbiamo trovare tutti insieme una soluzione. L'appello discende dalla necessità di ricercare assieme politiche di reale concertazione che non possono prescindere dalle più grandi associazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori, che vivono come i consumatori una crisi da prezzi crescenti e reddito stabile.”
I consumatori motivano la loro richiesta con dati che, visti nella loro complessità, sono gravissimi. “Una famiglia quest’anno sconterà aumenti per la sola energia elettrica pari a 150 Euro. Ma la bolletta complessiva tra benzina, gas ed elettricità sarà di circa 4.000 Euro, di cui più della metà (2.600 Euro) solo per la benzina. Se poi contiamo gli aumenti che a cascata colpiranno tutti gli altri settori, rischiamo di trovarci davanti ad una riduzione del potere d'acquisto equivalente ad altri 1500 Euro. Difficile immaginare che le famiglie italiane possano resistere a queste cifre senza ridurre la loro mobilità, gli attuali livelli di benessere e la loro capacità produttiva.”
Federconsumatori Piemonte
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commenti
30/08/2005 13:08 - | Proporrei alle PA comunali di spegnere anche le illuminazioni dei monumenti dopo le 24.00, tranne che per manifestazioni particolari. Mi sembra effettivamente uno spero inutile.
Complimenti per il servizio! |
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