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Inquinamento acustico

Inchiesta ACU Piemonte
  27/07/2005


L’inchiesta sul tema dell’inquinamento acustico nasce dall’esigenza di informare i cittadini/consumatori sulle innovazioni normative, comunitarie e statali, emanate in tema di rumore: ciò in forza delle richieste registrate al nostro Sportello del Consumatore e della necessità che i cittadini manifestano di conoscere i propri diritti in materia, così da sapere come tutelarsi.

L'nquinamento acustico a livello europeo è regolamentato dalla Direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2002, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale (Gazzetta ufficiale-L.189 del 18.07.2002).

Obiettivo della normativa europea è definire un approccio comune per evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi dell'esposizione al rumore ambientale. La direttiva mira a lottare contro il rumore cui sono esposte le persone nelle zone edificate, nei parchi pubblici o in altre zone silenziose degli agglomerati, nelle zone silenziose in aperta campagna, nei pressi delle scuole, degli ospedali e di altri edifici e zone particolarmente sensibili al rumore. Non si applica al rumore generato dalla persona esposta stessa, dalle attività domestiche o dal vicinato, né al rumore sul posto di lavoro o a bordo dei mezzi di trasporto o dovuto ad attività militari svolte nelle zone militari.

Questa direttiva è stata emanata anche con l’ulteriore obiettivo di fornire una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti.
In recepimento della suddetta normativa comunitaria il Consiglio del Ministri ha approvato un decreto legislativo che introduce importanti novita' per evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell'esposizione al rumore ambientale, compreso il ''fastidio'', salvaguardando l'assetto normativo già esistente.


''Con questo provvedimento - ha detto il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli - introduciamo nella nostra normativa elementi di innovazione che ci aiuteranno a combattere il rumore negli agglomerati piu' chiassosi e allo stesso tempo facciamo salvi i principi fondamentali della legge italiana in materia, che già garantisce un alto livello di tutela della salute dei cittadini''.

Introdotti quindi nuovi sistemi per combattere l'inquinamento acustico: arriva la mappa acustica strategica, vengono introdotti specifici piani di azione ed è anche istituita una nuova 'fascia oraria' in cui censire il rumore: la sera tra le 20 e le 22.

Le novità introdotte dalla direttiva, precisa il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, riguardano l'obbligo di utilizzare 'descrittori acustici armonizzati' diversi da quelli previsti oggi. In particolare, come nuove strumentazioni anti-frastuono, arriveranno il descrittore Lden (che definisce il livello complessivo di rumore delle tre fasce orarie giorno, sera, notte) e Lnight, che rappresenta l'indicatore dei disturbi del sonno.

Vige inoltre l'obbligo di elaborare, utilizzando i nuovi descrittori del rumore ambientale, mappe acustiche strategiche che determinano l'esposizione globale al rumore in una certa zona e mappature acustiche degli agglomerati urbani e delle principali infrastrutture di trasporto, per determinare cosi' l'esposizione al rumore e definire prescrizioni generali.

Obbligatorio inoltre, sulla base della mappatura, di elaborare ed adottare piani di azione che aggiornano quelli esistenti per la gestione dei problemi connessi all'inquinamento acustico ed ai suoi effetti, al fine di evitare e ! di ridur re il rumore ambientale e limitare gli effetti nocivi per la salute umana. Diventa inoltre obbligatorio assicurare l'informazione al pubblico.


Torino, lì 25 luglio 2005
ACU Piemonte

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