Oltre 40 inceneritori: questo il dato relativo agli impianti di incenerimento presenti sul territorio italiano. Secondo l'ultimo "Rapporto rifiuti" dell'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, oltre la metà degli inceneritori operativi è collocata nel nord del paese. L'ammontare totale dei rifiuti bruciati in Italia è di 4 milioni e mezzo di tonnellate ogni anno: un ottimo risultato, se non fosse che i prodotti della combustione sono spesso tossici per l'uomo. Diossina, ma anche nanoparticelle di cadmio, arsenico e altri elementi cancerogeni: questi i sottoprodotti di quella che non può definirsi a buon diritto una tecnologia di riciclo. E invece, in base ad una legge del 1992, gli impianti di incenerimento sono assimillati alle energie rinnovabili e pertanto ricevono finanziamenti pubblici, pagati direttamente dalle tasche dei consumatori.
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