Mille volte più piccole del diametro di un capello, non bio degradabili, dalle caratteristiche fisiche nuove e alle volte sorprendenti: questo l'identikit delle nanoparticelle. Si tratta di aggregati di atomi o molecole delle dimensioni di miliardesimi di metri: la loro particolarità, croce e delizia degli studiosi contemporanei, è la possibilità di penetrare le cellule fin dentro al nucleo. Se, da una parte, questo permette applicazioni interessanti in medicina relativamente al trattamento dei tumori, dall'altra sembra emergere qualche incertezza. Quali sono, infatti, le conseguenze della presenza di sostanze inorganiche all'interno dei nostri tessuti, dei nostri vasi sanguigni, dei nostri globuli rossi?
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