Un bambino su dieci in Italia fa uso di psicofarmaci: questo il dato allarmante relativo al trattamento dei disagi dell'infanzia. Iperattività, distrazione, noia e pigrizia: sintomi che molto spesso vengono associati ad una patologia e per questo trattati con psicotici, ansiolitici e antidepressivi. Negli ultimi anni, il consumo di questi medicinali nei paesi occidentali è aumentato del 300%, con grandi benefici economici della case farmaceutiche, ma non altrettanto per i giovani pazienti. Il mondo scientifico, infatti, è diviso sugli effetti collaterali che gli psicofarmaci possono avere in età evolutiva; in alcuni casi ad essere in dubbio è proprio l'opportunità di un trattamento farmacologico per comportamenti che potrebbero anche non riflettere una patologia.
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