Ancora poco è stato fatto in Italia per regolamentare la figura del mediatore familiare. La legge n. 54 del 8 Febbraio 2006, frutto dell’impegno ‘dal basso’ da parte di Marino Maglietta (presidente dell’associazione “Crescere Insieme”) ha modificato l’articolo 155 del codice civile introducendo l’affido condiviso, nozione giuridica che afferma il principio della bigenetorialità ovvero il diritto del figlio ad avere un rapporto con entrambi i genitori. Il mediatore familiare pur essendo una figura trasversale allo psicoterapeuta e al consulente legale si distingue da questi ultimi. Il suo compito è quello di focalizzarsi sui figli, in particolare sui minori, e di accompagnare i due coniugi verso un ‘distacco condiviso’. Nonostante alcuni assessorati regionali abbiano creato una lista di esperti affidabili, la mancanza di un albo nazionale penalizza il cittadino che vuole rivolgersi, con le dovute garanzie di affidabilità, a dei veri e propri professionisti. Oggi le proposte di legge dell'on. Lenzi e Pezzotta provano a regolarizzare la situazione.
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