Uva dal Sudafrica, pere dall'Argentina, mele della Cina. Tutta frutta che sempre più spesso finisce sulle nostre tavole. Oltre la metà di quella importata in Italia, infatti, viene da Paesi del centro e Sud America come Colombia, Cile, Argentina e Brasile. Un trend che oltre a danneggiare gli imprenditori agricoli nazionali, va anche contro gli interessi dei consumatori, quasi tutti concordi sul fatto che se il prodotto alimentare è italiano è anche più sicuro e affidabile. Eppure continuiamo a mangiare prodotti che arrivano da lontano e che per questo costano e inquinano di più. Possiamo aspettarci una prossima inversione di tendenza?
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