L'abusivo esercizio di una professione è disciplinato dal codice penale all'articolo 348, il quale sanziona con la reclusione fino a sei mesi o con multa da 103 a 516 euro chiunque abusivamente eserciti una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato.
Uno dei settori più colpiti da questo tipo di reato è sicuramente quello odontoiatrico. In molti casi il titolare dello studio dentistico è effettivamente un medico abilitato ma che all'atto pratico non svolge il lavoro. Sono gli odontotecnici, ai quali è preclusa qualsiasi azione nel cavo orale del paziente, che provvedono direttamente all'installazioni delle protesi, mentre solo ed esclusivamente l'odontoiatra può operare all'interno della nostra bocca.
In Italia una percentuale molto alta, fra il 20 e il 30 per cento, di medici che curano i nostri denti non sono abilitati a farlo. Il fenomeno è diffuso e i pericoli per la salute sono notevoli in certi casi i danni possono essere molto gravi. Le sanzioni e i controlli sono adeguate al rischio che i pazienti corrono sottoponendosi ad interventi di dottori che di professionale hanno solo il camice bianco?
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