Colpita e affondata anche la pausa caffè. I cinque minuti di chiacchiere con i colleghi, sorseggiando la fumante bevanda nera prima di riprendere il lavoro, sono diventati amari. Non per la mancanza di zucchero, ma perché la corsa verso l'alto dei prezzi non risparmia neanche la distribuzione automatica. Dopo quattro anni di tariffe congelate, l'Associazione Italiana della Distribuzione Automatica (Confida) ha annunciato un ritocco medio del 5-6% per caffè, acqua, merendine e prodotti vari da macchinetta. Gli aumenti annunciati non saranno omogenei ma diversificati a seconda dell'area geografica, e i rincari maggiori si avranno soprattutto nelle grandi città, più costose.
Qual è la causa? Gli incrementi tariffari in altri settori, come i trasporti e i carburanti, ma anche le nuove tasse come l'Ecopass, che costringono ogni furgone che entri nel centro di Milano a pagare 5 euro al giorno.
Anche la divertentissima sit-com televisiva "Camera Cafè", ambientata davanti al distributore automatico di bevande, dovrà rivedere i contenuti, e i dipendenti dovranno inserire dobloni al posto delle monetine.
Insomma i ritocchi erano inevitabili, ma quanto ci costeranno?
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