Le tariffe dei treni sono destinate ad aumentare ma il servizio non è destinato a migliorare. E' quanto ha dichiarato Innocenzo Cipolletta Presidente delle Ferrovie che ha precisato che una parte dei rincari purtroppo non sono destinati ad un miglioramento dei servizi ma a compensare il disavanzo, a pagare gli interessi alle banche, a sanare i buchi del passato. Altra questione le tariffe dei treni non del tutto trasparenti. Centinaia sono le possibili combinazioni prezzo treno e per andare da Milano a Bologna si può scegliere tra 99 biglietti e 66 livelli diversi di prezzo che oscillano fra i 9 e i 60 euro.
Occhio dunque alla tariffa dal momento che si tratta di una strategia aziendale per aumentare gli introiti non offrendo però una reale diversificazione dei servizi offerti. Intanto, per monitorare i disservizi, Cittadinanza Attiva ha promosso la campagna dal titolo "Torniamo in treno". I cittadini che viaggiano sui treni italiani sono invitati a denunciare disagi e problemi attraverso filmati, sms e foto. I pendolari quindi diventano protagonisti di un film dell'orrore.
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