"Lo zucchero usatelo per farci la marmellata, non il vino". E' il giudizio espresso dei consumatori alla notizia che l'Unione Europea ha autorizzato i produttori del Nord Europa ad utilizzare lo zucchero per correggere la gradazione alcolica. Un'amara sconfitta della genuinità e del buon senso al dolce gusto del saccarosio. Secondo Giuseppe Martelli, presidente dell'unione mondiale degli enologi, la logica è che per queste correzioni si usino prodotti derivati dall'uva come i mosti concentrati e non zucchero di barbabietola, assolutamente estraneo al ciclo della vite. Inoltre è necessario sottolineare che il mosto concentrato costa quasi tre volte in più rispetto allo zucchero. Evidente quindi il vantaggio dei produttori che usano quest'ultimo in termini di costi e di competitività.
Ulteriore sconfitta anche sul fronte della trasparenza. Sull'etichetta infatti i consumatori non troveranno l'indicazione "Vino prodotto con aggiunta di zucchero" in quanto l'Europa non ha reso obbligatorio indicare il tipo di metodo usato per intervenire sulla gradazione.
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