L'orario a rischio è fra le 19 e le 21 di sera. Il luogo del misfatto: le case degli italiani. Il telefono suona proprio quando ci si appresta a sedersi a tavola per cena. Le proposte? Contratti telefonici super convenienti e offerte promozionali imperdibili.
Si tratta delle cosiddette telefonate di disturbo che violano la privacy e attivano servizi mai richiesti e senza nessun consenso.
Il Garante della Privacy è nuovamente intervenuto annunciando che a partire dal prossimo settembre gestori telefonici e call center potranno contattare solo le persone che avranno fornito il consenso all'utilizzo del proprio numero telefonico a scopi commerciali.
Le associazioni però non sono soddisfatte e criticano la politica del riannuncio: il garante lancia l'allarme ma poi non cambia nulla e a rimetterci sono sempre i cittadini. Perché cambi davvero qualcosa sarebbe necessario comminare multe più alte per dissuadere i gestori dai comportamenti illeciti.
Una sanzione di poche migliaia di euro è troppo bassa e non è sufficiente a contrastare un fenomeno che porta nelle tasche dei gestori ricchi guadagni.
Un'avvertenza per i consumatori: chi riceve telefonate commerciali inopportune deve segnalarlo al Garante per la Privacy e intimare la sospensione dell'abuso al gestore con raccomandata di diffida.
Ascolta la scheda
Ascolta la trasmissione completa