Il processo Robinson non è legato alle avventure del giovane Crusoe disperso su un'isola deserta, protagonista del romanzo di Daniel Defoe: si tratta invece del molto meno esotico procedimento intentato contro il signor Mark Robinson, volto ad accertare la sua responsabilità per aver messo in commercio delle lenti non idonee, usate per le operazioni di cataratta negli ospedali Gradenigo, Sedes Sapientiae, Fornaca di Torino e presso l'ospedale di Ivrea. La cataratta è un appannamento della lente naturale dell'occhio che risiede dietro l'iride e la pupilla. Le proteine sono organizzate in modo da tenere la lente pulita e lasciare che la luce passi attraverso, ma quando si invecchia alcune proteine possono incollarsi tra di loro e formare una nuvola che copre un'area piccola della lente: questa è denominata catarrata e con l'andare del tempo può crescere e annebbiare una parte più larga della lente, facendo in modo che la visione degli oggetti sia più difficile. Per risolvere il problema è possibile ricorrere a un intervento chirurgico semplice e relativamente indolore, durante il quale il chirurgo rimuove la lente naturale offuscata e la sostituisce con una lente intraoculare di plastica trasparente. Ma come può accadere che le lenti utilizzate nelle operazioni si scoprano successivamente difettose e l'operazione vada ripetuta?
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