Nel carrello della spesa da qualche mese oltre a carne e shampoo finiscono anche i medicinali che in Italia sono i più cari d'Europa. E' l'effetto del decreto Bersani che ha dato il via libera alla vendita dei farmaci da banco nei supermercati e in tutti gli esercizi commerciali, esclusi gli alimentari. Unico vincolo: la presenza di un laureato in farmacia. Ma i cittadini si fidano? E come hanno accolto il provvedimento? Dopo soli cinque giorni di applicazione del decreto già si poteva parlare di boom di vendite in alcuni supermercati. I prodotti più richiesti? Analgesici e antidolorifici guidano la classifica, in particolare sono andati a ruba il malox, l'aspirina, la tachipirina e il moment per il mal di testa. I medicinali sono scontati del 20-25-30% rispetto ai prezzi nelle farmacie, ma non si rischia di mettere sullo stesso piano un casco di banane e le medicine? I responsabili degli ipermercati assicurano che i clienti non fanno stoccaggio di merce, ma acquistano soltanto i prodotti necessari anche se non è raro vedere consumatori che acquistano sei o sette flaconi dello stesso prodotto. Dopo gli scioperi di luglio 2006, come ha reagito al provvedimento la categorie dei farmacisti che vede scricchiolare i privilegi di sempre?
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