La tassa più odiosa che colpiva soprattutto i giovani è stata abolita. Stiamo parlando di quei 2 euro da pagare sui 10 euro di ricarica per i cellulari. Un costo previsto solo in Italia perchè in tutti gli altri Paesi europei si paga ciò che si consuma. Dopo la petizione online che ha raccolto oltre 800mila firme, la Commissione europea ha chiesto chiarimenti alle Autorità italiane di garanzia e finalmente il decreto Bersani ha soppresso questo balzello. Gli operatori devono adeguarsi alle disposizioni entro il 3 marzo 2007, sperando che entro il 4 aprile il Parlamento converta in legge il decreto che altrimenti decade. Intanto molti cittadini temono che le compagnie telefoniche possano aumentare le tariffe per compensare i mancati introiti. Ma il decreto prevede anche un'altra novità: dal primo febbraio chi ha un abbonamento a un gestore di telefonia fissa o mobile, può cambiare operatore telefonico senza pagare penali ma solo le eventuali spese di chiusura. Inoltre per recedere dal contratto il preavviso è di 30 giorni e non di 60 come in precedenza.
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