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Intervista al sig. Giovanni Dei Giudici

Intervista al sig. Giovanni Dei Giudici, Vice Presidente della Federconsumatori Piemonte Onlus

Quando nasce la vostra associazione?
La Federconsumatori nasce nel 1986, nell’ambito del sindacato CGIL, dal quale poi si è disgiunta per dedicarsi alla difesa dei diritti del cittadino. Nel corso degli anni si è data una migliore organizzazione sul territorio e oggi dispone di 154 sportelli a livello nazionale. Oltre agli sportelli, esistono i punti di ascolto ubicati all’interno delle sedi della CGIL o negli uffici comunali.

Com’è composta la vostra equipe?
Il nostro staff della sede di Torino è composto nel modo seguente:
Presidente E’ il responsabile dell'Associazione
Vice Presidente Sostituisce il Presidente quando necessario ed è responsabile degli operatori di sportello
Servizio legale Costituito da otto avvocati civilisti e da un avvocato penalista. E’ organizzato attraverso una Consulta dei legali
Amministrazione Si occupa dell’amministrazione contabile della sede di Torino e delle sedi regionali
Area qualità, progettazione,formazione e comunicazione Si occupa dell’organizzazione di corsi di formazione, della realizzazione di campagne di informazione e della progettazione. 
Comitato Scientifico e Comitato Tecnico Dal 2003 quest’area si avvale di un comitato scientifico costituito da docenti universitari, professionisti qualificati e da un comitato tecnico costituito da esperti.
Ufficio Stampa Tiene i contatti con gli organi di informazione, ha il compito di inviare i nostri comunicati stampa ed i nostri articoli alle principali testate regionali. Si occupa inoltre della rassegna stampa
Operatori di sportello Si occupano della risoluzione dei casi. Tutti gli operatori di sportello possiedono competenze specifiche e conoscenza generale sulle materie del consumerismo
Call center E’ costituito da operatori che danno le prime indicazioni telefoniche
Accoglienza Il servizio è svolto da due operatrici che svolgono il Servizio Civile presso l’associazione

I vostri operatori sono costantemente aggiornati?
Gli operatori di sportello frequentano due volte all’anno un corso di formazione e di aggiornamento sulla parte giuridica e normativa, per essere sempre informati su tutti gli argomenti e per essere in grado di dare ai cittadini risposte esaurienti. Le richieste più pressanti riguardano il diritto di recesso, la garanzia, l’RC auto, il turismo, la multiproprietà, problemi bancari e di telefonia.

La vostra associazione si avvale della collaborazione di esperti?
Sì, sono tre gli organi che collaborano con noi: 
1) un comitato scientifico, composto da professori universitari, che svolge ricerche economiche, sociologiche e giuridiche;
2) un comitato tecnico, composto da esperti di settore, che dà pareri sulle principali controversie;
3) la Consulta Giuridica Regionale, composta da legali della Regione che si incontrano per effettuare uno scambio di esperienze e conoscenze.

So che recentemente la Federconsumatori ha vinto una battaglia contro Wind.
La Federconsumatori Piemonte Onlus, rappresentata dall’avvocato Iodice, ha promosso un’inibitoria contro Wind secondo l’art. 3 della legge 281/1998 al fine di far cessare il comportamento illecito dell’azienda. Il nostro intervento è avvenuto in seguito alle numerosissime proteste e denunce di utenti per l’inconsapevole distacco dal proprio gestore abituale, per l’attivazione di servizi mai richiesti e per il pagamento di fatture relative a servizi mai desiderati. Il 6 marzo 2004 il Tribunale di Torino ha onorato il lavoro svolto dalla Federconsumatori a tutela degli utenti, inibendo la Wind Telecomunicazioni SpA di procedere all’attivazione dei propri servizi telefonici in difetto di regolare contratto scritto e/o sottoscritto dall’utente. La sentenza costringe, inoltre, la Wind all’immediata disattivazione, a proprie spese, dei servizi illecitamente attivati.
Il tribunale ha, poi, rilevato l’illecito trattamento dei dati personali degli utenti che non hanno sottoscritto alcun contratto con la società e ha, dunque, trasmesso gli atti al Procuratore della Repubblica, perché sia perseguito il relativo reato, ordinando la cancellazione dei dati. 

Quali altre campagne avete portato avanti?
Ci siamo impegnati in prima linea contro le compagnie assicurative per le tariffe RC auto, per l’assenza di una reale concorrenza e per il cartello assicurativo. Recentemente è stato firmato un accordo con l’Ania per risolvere le controversie assicurative. Per quanto riguarda l’Iva sul gas, abbiamo lottato per fare rispettare la legge che prevede l’Iva al 20% sul gas usato per il riscaldamento e al 10% sul gas usato per cucinare. Il problema si pone per chi ha un unico contatore ed è costretto a pagare l’Iva interamente al 20%. Abbiamo raccolto 50.000 firme e abbiamo presentato alcune mozioni in Parlamento contro l’addebitamento ingiustificato, ma il problema non è ancora risolto. Un’altra questione che seguiamo con molta attenzione è la sicurezza domestica dal momento che, subito dopo gli incidenti d’auto, è la seconda causa di morte in Italia. In collaborazione con l’ASL, abbiamo portato avanti una campagna informativa e abbiamo prodotto un opuscolo per sensibilizzare i cittadini nei confronti di questo problema spesso sottovalutato.

Qual è la posizione della vostra associazione nei confronti degli organismi geneticamente modificati?
La nostra associazione è assolutamente contraria all’uso di Ogm, almeno fino a quando studi scientifici indipendenti non ne dimostreranno gli effetti sull’uomo. Anche la campagna contro gli Ogm ci ha visti attivamente impegnati insieme alla Coldiretti. Per rendere più consapevoli sull’argomento gli studenti delle scuole, abbiamo curato recentemente la pubblicazione del libro “Più so meglio consumo”. Nel libro vengono messi in evidenza gli aspetti negativi delle coltivazioni con Ogm, quali la desertificazione del territorio e l’obbligo dei contadini di acquistare sempre le stesse sementi dalle stesse multinazionali che hanno brevettato quel seme. Gli Ogm, secondo noi, non risolvono il problema della fame nel mondo, anzi servono a rendere sempre più ricche le multinazionali e sempre più indigenti i paesi già poveri che non troveranno metodi di auto-alimentazione.

Negli anni è cambiata la percezione degli utenti nei confronti della vostra associazione?
Sicuramente i cittadini cominciano a conoscerci di più e sono più informati, ma in Italia manca un Ministero specifico che si interessi di queste problematiche. Adesso le associazioni costituiscono una presenza forte sul territorio e svolgono un’importante azione sociale gratuita. La nostra associazione è di grande aiuto ai cittadini che spesso si rivolgono a noi anche solo per avere un conforto, per la redazione di lettere o perché non capiscono una disposizione. Nel 2003 abbiamo avuto 18.000 contatti e da gennaio 2004 ogni giorno arrivano in media 50 telefonate al nostro sportello.

La legislazione vigente che regolamenta l’attività delle associazioni è adeguata o andrebbe rivista?
Secondo me andrebbe rivista ed arricchita dando il potere di fare cause collettive. In America le associazioni dei consumatori sono molto forti per la possibilità di avviare le “class action” che prevedono un risarcimento esteso a tutti i cittadini che hanno subito la stessa tipologia di truffa. Speriamo di poter ricorrere presto anche in Italia a questa opportunità. 

06 aprile 2004

Federconsumatori Piemonte Onlus
Via Pedrotti 25 – 10152 Torino - Tel. 011/28.59.81- Fax 011-24.85.897
e-mail sportello@federconsumatori-torino.it

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