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bonus al secondo figlio: campagna “figli dell’oca bianca”

Legge iniqua: bisogna sanare le ingiustizie per evitare una pioggia di ricorsi
  09/07/2004

“Aumentano le segnalazioni che giungono ai centralini delle nostre associazioni da parte di famiglie discriminate dalla legge del bonus al secondo figlio. Discriminazioni a parità di condizioni e che colpiscono soprattutto le classi già di per sé più svantaggiate, in particolare gli immigrati. È un sistema non più tollerabile”, hanno denunciato oggi Antonio Longo, presidente di Movimento Difesa del Cittadino, e Fabrizio Molina, presidente di Nessun Luogo è Lontano, all'incontro dibattito che oggi ha presentato i risultati del primo mese della campagna congiunta “Figli dell'oca bianca”, per correggere la legge per il bonus ai secondogeniti. “Questa discriminazione va sanata, subito, emendando la Finanziaria in discussione adesso – hanno sostenuto le due associazioni – E questo anche per evitare una massa di ricorsi da tutta Italia ai Giudici del lavoro, per infrazione dell'articolo 3 della Costituzione. Il rischio, molto concreto, è una serie di remissioni di giudizio in Corte Costituzionale e l'eventuale dichiarazione di illegittimità dell'intero provvedimento per il bonus. Una eventualità che aprirebbe una voragine”.
“Questa sembra inoltre una legge distratta – ha aggiunto Fabrizio Molina – in relazione ad altri provvedimenti del Governo. Ad esempio, si è dato il voto agli italiani all'estero, ma poi non si concede l'assegno per il secondo figlio alle donne italiane dell'Aire, l'associazione delle italiane residenti all'estero. Per non parlare della suprema ingiustizia del bonus negato al figlio nato da madre straniera. In realtà – ancora Molina – il centro del centro del nostro problema è il riconoscimento di reali diritti di cittadinanza, cuore di un'altra nostra iniziativa, Democracy Building”. “È giunto il momento per noi e per Nessun Luogo – ha annunciato Antonio Longo – di avviare un percorso comune fatto di Sportelli di Cittadinanza per offrire una rete di servizi ai cittadini extracomunitari che vivono in Italia”.
Nel corso della giornata è emersa l'esperienza dell'avvocato Antonio Castro, che dalla Sicilia sta avviando una rete per organizzare ricorsi al giudice del lavoro contro la normativa del bonus. “Attenzione – ha detto – perché se arrivano cause da tutta Italia, aumenta la probabilità che i giudici rimettano il giudizio alla Corte Costituzionale. E quando alla Corte arrivano insieme una serie di ordinanze di remissione, si troverà impegnata in un giudizio approfondito sulle disuguaglianze causate dalla normativa”.
“Quando a Mi Manda RaiTre abbiamo denunciato le ingiustizie della legge per il bonus – ha ricordato Anna Bartolini, rappresentante per l'Italia del Comitato europeo dei consumatori – abbiamo ricevuto molte telefonate. Le discriminazioni più gravi sono infatti a carico delle donne immigrate. Ma molte telefonate erano di solidarietà, di donne italiane. È emerso un concetto: quello dell'integrazione come nuovo valore della politica. E che una campagna come questa parta dal basso, dalle denunce, segnala che è il momento di una alleanza seria fra classe politica e società civile, che è riconosciuta come un valore nuovo e importante. Nel merito credo che il governo adesso debba intervenire in finanziaria per correggere questa legge così iniqua”.
“Come Comune di Roma possiamo testimoniare che non abbiamo tagliato fondi alle politiche social nonostante i minori trasferimenti dal governo – ha spiegato Raffaela Milano, assessore Politiche sociali del Comune di Roma – Ma è anche vero che il bonus ai secondogeniti è una legge sbagliata, perché è un lavarsi le mani rispetto ai problemi reali. È un concetto di Welfare errato. Noi sappiamo che non si fanno figli non tanto perché mancano i soldi, ma perché la nostra società ora non offre prospettive future, non c'è l'idea che domani andrà meglio, come invece accadeva in passato”.
Gli altri interventi dei deputati e senatori e di amministratori locali si sono concentrati sul rifiuto della logica del “denaro a pioggia” e sulla necessità di impostare una “seria politica di sistema” del Welfare nazionale prendendo di petto i problemi della sicurezza sociale, del lavoro possibile per i giovani, del sostegno reale e non occasionale alle famiglie.
Molto criticata dai politici intervenuti l'assenza di un qualche criterio di reddito per la concessione del bonus che mette sullo stesso piano famiglie benestanti e famiglie poco abbienti.
Le due associazioni hanno attivato un servizio di consulenza e informazione, ai centralini di Movimento Difesa del Cittadino (06/4881891) e di Nessun Luogo è Lontano (06/7802672) e tramite i internet www.mdc.it e www.nessunluogoelontano.it

MDC
Ufficio stampa: Cristina Coppi 333-3596122; Norma Zito 347-5164323

Nessun Luogo è Lontano
Ufficio stampa: 338-6313390

Roma, 8 luglio 2004

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