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Presentata agli operatori dei servizi sociali la figura dell’amministrator

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05/04/2004

Si è svolto questa mattina l'incontro dell'Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Mariangela Cotto con gli Enti Gestori delle funzioni socio-assistenziali e Piercarlo Pazè, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino.
Il Procuratore Pazè ha illustrato la figura dell'amministratore di sostegno, nata con l'approvazione della legge 6/2004, per garantire un aiuto a chi si trova nell'impossibilità, anche solo temporanea, di tutelare i propri interessi.
Fortemente sostenuta dalle famiglie delle persone disabili, la figura dell'amministrazione di sostegno andrà ad affiancare, in base alla modifica del codice civile, quelle del tutore (designato nei caso di interdizione) e del curatore (nominato in quelli di inabilitazione): la differenza fondamentale consiste nel fatto che la persona beneficiata può compiere tutti gli atti meno quelli che per decisione del giudice richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria dell'amministratore di sostegno, mentre nel caso di interdizione o inabilitazione è dichiarata incapace per gli atti stabiliti dalla legge, ad eccezione di quelli permessi dal giudice.
L'istituzione di questa nuova figura permette, dunque, di raggiungere soggetti finora lasciati soli, ampliando notevolmente la fascia delle persone protette: è applicabile infatti a tutti gli individui che non sono in grado, in tutto o in parte, di provvedere ai propri interessi o ai propri bisogni vitali per una infermità o menomazione fisica: ad esempio, persone soggette ad alcolismo, in condizioni di isolamento sociale, precarietà economica dipendente dall'incapacità di far valere i propri diritti (ottenimento pensioni, indennità di accompagnamento, riscossione affitti), anziani giudicati incapaci di provvedere a se stessi negli adempimenti del quotidiano
Di fondamentale importanza è la collaborazione tra il giudice tutelare, l'amministrazione di sostegno e i servizi socio-assistenziali, che sul territorio svolgono il ruolo di segnalatori, anche per ricostruire progetti di vita per la persona priva di autonomia.
L'Assessore Cotto ha precisato che “proprio per l'importanza che riscopre la figura dell'amministratore di sostegno, permettendo alla persona assistita di non perdere la possibilità di agire e di conservare un ruolo attivo nella gestione degli aspetti legali ed economici della propria vita, abbiamo in previsione un corso di formazione per gli operatori e un opuscolo informativo che permetta di rispondere alle domande ricorrenti”.

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