Inizierà mercoledì 18 gennaio alle ore 9,30 presso il Tribunale Civile di Lamezia Terme la causa promossa dall’ACU Nazionale contro Trenitalia spa per l’inquinamento a mezzo fumi del quartiere S.Eufemia di Lamezia Terme.
L’ACU sarà difesa in giudizio dall’avv.Giuseppe d’Ippolito, rappresentante nazionale. La causa nasce da un’iniziativa assunta dall'associazione che ha deciso di tutelare, anche attraverso il ricorso alle vie giudiziarie, i cittadini del quartiere di Lamezia Terme che, da anni, sono costretti a vivere in un ambiente reso inquinato e insalubre, dall’utilizzo di vecchi locomotori diesel che alla loro accensione emettono un’ingentissima dispersione di fumi rendendo l’aria assolutamente irrespirabile.
Sino ad oggi, completamente vane sono state le proteste e le richieste di intervento formulate dai cittadini vittime di tale assurdo comportamento, che non sono riusciti ad avere alcun genere di tutela, non solo dalla società Trenitalia, ma anche dal mondo della politica comunale e regionale. Tali fatti, già di per sè gravi poiché minacciano in modo assai concreto la salute di varie centinaia di persone, rappresentano anche una prova palese del totale disinteresse di una grande azienda verso i diritti fondamentali degli utenti meridionali, perchè evidenziano l’utilizzo nelle tratte locali calabresi di materiale rotabile di vecchissima costruzione, ormai inidoneo ad un moderno trasporto delle persone, tra l’altro privo di dispositivi antinquinamento e dei normali filtri che oggi vengono richiesti anche per la ordinaria circolazione delle autovetture.
«L’iniziativa adottata da ACU» ha dichiarato Gianni Cavinato -Segretario Generale dell’Associazione- «si inserisce in un quadro di interventi di più ampio respiro che stiamo realizzando da vari mesi a sostegno dei diritti non solo degli abitanti di Lamezia Terme, ma anche di tutti i pendolari che sono costretti a sopportare quotidianamente i vari disservizi provocati da Trenitalia. L’ACU» - ha continuato Cavinato- «sostiene le lotte di tutti gli utenti del trasporto ferroviario e ha lanciato, per il prossimo mese di febbraio, una campagna di disobbedienza civile che consiste nel esibire il biglietto di viaggio al controllore non alla sua richiesta, ma in ritardo, con un ritardo pari a quello del treno in cui si sta viaggiando».
Maggiori informazioni sulla campagna nazionale potranno essere fornite dalla sede nazionale di Milano (Tel. 02/66154126), mentre per l’iniziativa di Lamezia Terme ci si potrà rivolgere alla sede calabrese (tel. 3391300388).
Carmela Vecchi
Responsabile ACU per Lamezia Terme
17 gennaio 2006
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