Registrato: 20/03/08 12:05
Messaggi: 676
|
C’è chi ce la mette proprio tutta.
Intervenendo il 23 ottobre ad una audizione al Senato, il governatore di Bankitalia,Mario Draghi, con soave candore dice:
''Calano i consumi delle famiglie, sotto il peso dell'erosione del reddito disponibile a causa dell'inflazione e dell'aumento del servizio del debito. Le inchieste congiunturali rilevano pessimismo tra imprese e famiglie''.
Beh, a questo punto, mi trovo costretto a fare le pulci al suo dire.
L’erosione del reddito era già iniziata al tempo della bonaccia inflativa; pure il debito, già oltre i livelli di guardia, quand’ anche il costo fosse sopportabile.
Il problema è che, da troppo tempo, c’è in giro troppa roba da dover acquistare per far crescere l’economia; troppo poco denaro per farlo: se senza soldi non si canta messa come sarà laicamente possibile consumare?
Se le inchieste congiunturali rilevano pessimismo, quelle strutturali – c’è da scommetterci – rileverebbero depressione.
Il giocattolo si è rotto!
Essì, troppa offerta, poco reddito, troppo debito, poca chiarezza sul credito, troppo alto il costo di una Domanda subita dai consumatori, un mondo già troppo “scarupato” e, per l’amor di Dio, mi fermo qui.
E se, stimatissimo governatore, Lei sembra fare il fintotonto, fintotonto per fintotonto accetto la sfida e da Professional Consumer faccio il fintotonto anch’io.
Se riduco i consumi, magari quelli d’eccesso, si riduce l’inflazione, aumenta il risparmio, si riduce il debito e il costo del debito.
In via subordinata, una moratoria sul debito dei consumatori: si fa pari e patta e si ricomincia.
Altrimenti un bel ricatto: se c’è una cosa appetibile sul mercato è la Fiducia, i Consumatori ne hanno scorte alla bisogna.
Manca solo il prezzo.
Mauro Artibani
www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org |
|
|