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< Inchieste ~ Se ci rubano l’identità... |
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Inviato: Mer Apr 09, 2008 11:05 am |
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Clonati bancomat, carte di credito ma anche documenti di riconoscimento che vengono poi utilizzati per accendere prestiti. E quando la vittima se ne accorge, è spesso troppo tardi.
Ormai molto diffuso, grazie ai nuovi strumenti di pagamento di cui si avvale il mercato odierno, è il furto di identità: molti di noi hanno già subito i danni di frodi perpetrate con carte di credito o documenti falsi. Chi si trova a pagare bollette altrui o a versare le rate per acquisti di perfetti sconosciuti è vittima del cosiddetto reato di sostituzione di persona, previsto dall'art.194 del Codice Penale, che punisce con la reclusione fino ad un anno chi induce qualcuno in errore sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona.
Questo genere di truffa può assumere diverse forme: possiamo vederci addebitate bollette altrui, possiamo scoprirci debitori di una società finanziaria con cui credevamo di non aver nulla a che fare, possiamo trovare nella nostra casella postale solleciti di pagamento per le rate di un finanziamento mai richiesto. Le frodi creditizie vengono perpetrate soprattutto sui prestiti finalizzati, e in più del 50% dei casi riguardano l'acquisto di beni e di servizi. In Italia nel 2006 sono stati registrati più di 17 mila tentativi di frodi creditizie, pari a circa 65 al giorno, per un importo di circa 80 milioni di euro.
“In questi anni – spiega Fabio Vernetti, di Federconsumatori Piemonte – abbiamo riscontrato denunce per clonazioni di bancomat, carte di credito, in un caso anche di una carta d'identità che veniva poi utilizzata per stipulare contratti con compagnie telefoniche”. Molti sono i cittadini che preferiscono ritornare al denaro contante, proprio per non incappare in brutte sorprese.
Soprattutto perché le vittime più frequenti sono i soggetti considerati affidabili, ai quali banche erogano tranquillamente un credito. Per il cittadino derubato dei propri dati anagrafici scatta una segnalazione di irregolarità del pagamento, che la vittima scopre in media sei-sette mesi dopo che la frode è stata messa in atto. Come comportarsi quindi nel caso in cui si scopra di essere stati truffati? “Occorre presentare subito denuncia alle forze dell'ordine – continua Vernetti – e chiedere la verifica dei propri dati per vedere se questi sono nelle liste dei cattivi pagatori, da lì risalire all'eventuale finanziaria presso la quale il truffatore ha aperto il finanziamento e presentare anche a questa società la denuncia. Non resta poi che bloccare gli eventuali conti”.
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AL LADRO: MI HANNO SOTTRATTO L'IDENTITÀ!
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informaconsumatori n° 3 - aprile 2008 pag. 10 |
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