Pagina 15 - Informaconsumatori Gennaio-Febbraio 2011

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I salvaprezzi...
tempo di lettura: 7 minuti
NELLA CAPITALE UN FURGONCINO TRASPORTA QUELLO APPENA MUNTO
Q
uesti saranno anche tempi di
“vacche magre”, eppure una
buona notizia c’è e riguarda
proprio il latte. Il titolare dell’azien-
da Biolà, Giuseppe Brandizzi, rac-
conta gli esordi dell’attività di vendi-
ta diretta di latte crudo, in un rapido
excursus che spiega l’attuale succes-
so dell’iniziativa: “Abbiamo iniziato
nel 2005 con i distributori fissi, poi –
data la grandezza della città di Roma
– abbiamo creato il sistema dei di-
stributori mobili e ci siamo legati ai
Gruppi di acquisto solidale”. Così il
latte crudo e biologico “Biolà” gira
per la Capitale anche su un camion-
cino refrigerato, il cui percorso quo-
tidiano si può seguire sul sito del-
l’azienda. Insieme al latte viaggiano
anche il formaggio, la ricotta e da po-
co anche la carne, a riprova del suc-
cesso dell’idea. Metodologia moder-
na nel trattamento del prodotto, af-
finché non perda le sue caratteristi-
che nutrizionali e organolettiche a
causa degli elaborati processi di con-
servazione, e sapore antico, quello
dei tempi in cui “il latte sapeva anco-
ra di latte”. Ma cerchiamo di entrare
un po’ nel dettaglio e scoprirne di più
sui vantaggi di questa iniziativa del
commercio ecologico. Innanzitutto,
per latte crudo si intende il latte mun-
to non sottoposto ad alcun tipo di
trattamento, ad eccezione della filtra-
zione e di una leggera refrigerazione.
Una volta acquistato il prodotto, è
necessario conservarlo in frigo in re-
INFO
WEB
www.biola.it
15
n° 8 - settembre 2009
nforma
Il latte che sa ancora di latte
abitualmente al supermercato. Inol-
tre contiene proteine del siero forte-
mente nutrienti ed enzimi essenziali.
Altra peculiarità di Biolà è l’atten-
zione all’ecologia, con la proposta di
un metodo che permette di riutilizza-
re infinite volte lo stesso contenitore
in vetro (che potrà essere di volta in
volta lavato o addirittura sterilizza-
to), invece dei supporti in plastica,
cartone o materiali usa e getta, che
vanno a costituire masse di rifiuti di
sempre più difficile smaltimento; e si
risparmia, perché vengono abbattuti i
costi di packaging e pubblicità.
In Europa gli impianti di distribuzio-
ne di latte crudo non sono certo una
novità, tanto da essere diffusi anche
nelle scuole, ma qui da noi sono piut-
tosto recenti, anche se sembrano de-
stinati ad aumentare rapidamente.
cipienti di vetro a una temperatura di
4°C e consumarlo entro quattro gior-
ni. Ulteriore elemento di garanzia
questo della scadenza a breve termi-
ne rispetto alla data di acquisto; si-
gnifica che non vengono usati con-
servanti artificiali e che il latte non è
stato sottoposto a trattamenti che ne
alterano la natura e la freschezza.
I benefici del latte crudo per l’orga-
nismo sono tanti: essendo un alimen-
to “vivo”, proprio come lo yogurt,
agisce da stimolante del sistema im-
munitario e della vitalità della flora
intestinale. Si tratta inoltre di un pro-
dotto completo. Contiene proteine
anti-microbiche e altri agenti anti-in-
fettivi importanti per fornire una pro-
tezione ai bambini e contro lo svilup-
po dei batteri rispetto alla versione in
bottiglia o in cartone che compriamo
Oggi c’è chi cerca la qualità e il sa-
pore e chi ha problemi economici sa
che il latte crudo biologico costa 1,20
euro contro 1,60 euro che è il prezzo
di quello al supermercato. Insomma,
ormai ci si può fermare al “Bancolat”
e bere direttamente o acquistare il
latte “vero”, un alimento gradevole
al sapore e sicuro, con la certezza del
risparmio e dell’igiene degli appa-
recchi d’erogazione. Ci sono stati al-
cuni casi di intolleranza al latte cru-
do nei bambini – Brandizzi è il primo
a non farne un segreto, anche se la-
menta l’eccessiva risonanza riservata
in tal senso al prodotto, come fosse
l’unico sul mercato ad aver avuto un
problema – e sono seguiti accerta-
menti sulla sicurezza dell’alimento
da parte del Ministero della Salute;
ma a parte questa faccenda – molto
particolare e settoriale, naturalmente
– l’idea del latte crudo continua a
piacere e a funzionare. E per i saluti-
sti che si preoccupano dei grassi e
sono abituati al consumo di latte
scremato, ecco un consiglio diretta-
mente dagli esperti: sarà sufficiente
lasciare il latte a riposo in frigorifero
per una notte in un recipiente largo e
basso, per poi asportare la panna che
affiorerà naturalmente in superficie.
Per i più ghiotti, però, il suggerimen-
to è l’opposto, cioè quello di gustare
fino in fondo anche la squisita e sa-
poritissima panna fresca.
Francesca Fornari
Segnala anche tu un
esempio virtuoso! Scrivi a:
redazione@informaconsumatori.it
Biolà è il marchio
di un’azienda ro-
mana (di Fiumici-
no, per l’esattezza) che si oc-
cupa di vendita diretta di lat-
te biologico crudo, capitanata
da Giuseppe Brandizzi, il qua-
le ha deciso già da qualche
anno di non “produrre più nu-
meri, ma qualità”. E così, que-
sto imprenditore cerca di co-
niugare l’esperienza della tra-
dizione familiare con le esi-
genze dei nostri tempi, e il ri-
sultato è la produzione di un
alimento buono e sano, con un
occhio sempre attento alla di-
minuzione dei costi, grazie al-
l’affermazione della prassi del-
la cosiddetta filiera corta: dal
produttore al consumatore o –
in questo caso – dalla mucca
direttamente alla bottiglia!
Tutte le fattorie autorizzate
alla vendita sono abilitate al
commercio dal Servizio Sani-
tario Pubblico competente,
dunque il biolatte è a prova di
norme di sicurezza e rispetta
l’igiene e la profilassi previste.
NOMINATION
Azienda
agricola
Brandizzi
Settembre
2009
Le fattorie didattiche: educazione alla Campagna Amica
Informazione pubbliredazionale
Quanti dei nostri figli sanno che
melanzane e zucchine si trovano
in estate e che i cavolfiori sono in-
vece un ortaggio invernale? Con la
produzione in serra e i supermer-
cati che offrono tutto in ogni pe-
riodo dell’anno lo abbiamo dimen-
ticato persino noi adulti. Può aiu-
tare a rispondere a queste ed altre
domande “Educazione alla Campa-
gna Amica”, che, in realtà, è mol-
to di più: è un progetto nazionale
che Coldiretti sostiene nei con-
fronti della scuola, per soddisfare
le esigenze dei nuovi programmi
di studio. Scopo dell’iniziativa è
formare una rete di aziende agri-
cole attrezzate per accogliere le
scolaresche, i gruppi, le famiglie e
tutti coloro che sono interessati a
scoprire il mondo rurale.
Conoscere la fattoria, trascorrere
una giornata in campagna diventa
un momento importante per fami-
liarizzare con la natura che circonda
le nostre città; significa comprende-
re il lavoro dell’agricoltore, custode
delle ricchezze ambientali e cultura-
li del territorio e della produzione di
alimenti di qualità. L’idea pedagogi-
ca di base si ispira a una visione
pratica dell’apprendimento, volto a
stimolare l’osservazione e la sco-
perta, cioè a imparare vedendo fare
e facendo, tipica del mondo agrico-
lo. Nelle fattorie didattiche gli agri-
coltori e le loro famiglie nel ruolo di
docenti hanno il piacere di incontra-
re bambini e adulti, trasferendo lo-
ro la conoscenza del mondo conta-
dino e delle sue attività: la coltiva-
zione della terra, l'allevamento de-
gli animali, ma anche l’origine degli
alimenti, i loro sapori, la loro sta-
gionalità. La fattoria può anche es-
sere un luogo di socializzazione, di
incontro fra generazioni, di trasmis-
sione di un sapere fatto di manuali-
tà, di valori, di relazioni, di rispetto.
La Regione Piemonte riconosce qua-
li fattorie didattiche le aziende che
rispondono a precisi requisiti relati-
vi a sicurezza, norme igienico-sani-
tarie, logistica, criteri omogenei di
formazione e aggiornamento degli
operatori, standard di accoglienza,
così come esplicitati nella Carta de-
gli impegni e della qualità, sotto-
scritta il 14 settembre 2007 dalla
Regione e dal mondo agricolo. In
seguito è stato istituito il Registro
regionale delle fattorie didattiche.
Nel box accanto trovate le fattorie
didattiche Coldiretti della provincia
di Torino.
Fattorie didattiche
Alpignano
- via Collegno, 51 - F.lli Gottero e Figli 011-9677054
Boliengo
- via Cascina Carisia, 1 - Roberto Cossavella 0125-577264
Buttigliera Alta
- via Stazione - Torre Bicocca 011-9342698
Cantoira
- frazione Lities, 73 - L’Oca di Lities 0123-585087
Carignano
- cascina Ravero, 23 - Il Caseificio del Vallinotto 011-9693841
Caselle Torinese
- strada Cuorgnè, 25 fr. Mappano - Cascina La Badaria
011-9910230
Castellamonte
- via delle Scuole, 18 - Alessio Boggio 347-0624735
Cercenasco
- Borgata San Rocco, 25 - Futura 011-9809456
Chieri
- strada Baldissero, 150 - Guido Rubatto 011-9412018
Cumiana
- strada Airasca, 3 - Macchiorlatti Vignant Domenico 011-9070124
Giaveno
- via Musinè, 46 - Il Ginepro 011-9363202
Ivrea
- via Casale, 70 - Dario Bagnod 0125-617368
Moncalieri
- strada Genova, 222 - Duilio Crosetti 011-6471140
Pianezza
- via Grange, 44 - Felice Dellerba 011-9675431
Pralormo
- strada della Franca, 3/1 - Agrisapori 011-9481883
Pralormo
- via Carmagnola, 10 - Lucia Capello 011-9481313
Pralormo
- regione Scarrone, 33 - Cascina Savoiarda 011-9481625
Rivalba
- via Roncola, 20 - Agrilana 011-9604472
Rivarolo
- strada Provinciale per Rivarossa, 48 - frazione Argentera - La Verdeisa 0124-308167
Rivoli
- via Fontana Costero, 52 - Adele Campagnoli 011-9533898
Rivoli
- strada Pioi, 20 - Giuseppe Roggero 335-7662108
Robassomero
- via Favero, 4 - Grange di Nole - Le Campagnette 011-9235377
Rubiana
- via Palmero, 26 - Mara Girodo 011-9357242
San Carlo Canavese
- strada Girolera, 9 - Enrico Laguzzi 011-9215733
San Gillio
– via Meucci, 2 - Mauro Toselli 011-9840819
San Giorgio Canavese
- cascina Caretto - strada per Ciconio - Loris Livio Caretto 0124-32479
Settimo Torinese
- via Castiglione, 86 a - azienda agricola Franca Bollito di Roberto Moncalvo
011-8005824
Stupinigi
- viale Torino, 9 - podere San Ippolito - Maria Maddalena Siccardi 011-6467413
Torino
- strada della Berlia, 543 - Oreste Dentis - cascina Grange Scott 011-724001
Trofarello
- via Piave, 57 - Francesco Sandri 011-6499756
Villastellone
- via Zappata, 17 - Cascina del Mulino 011-9610759
Vische
- via Vittorio Veneto, 28 - Elena Alfieri 335-7725321
La guida
Fattorie didattiche in Piemonte
si può scaricare dal sito www.piemonte.campagnamica.it