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					Di fronte ad un sistema produttivo che mostra i segni dell'usura, si tenta di fare ognuno per sè.
 
Prevedere l'assegnazione di mansioni inferiori e la possibilita' di incrementare i tempi di lavoro: 
 
queste le proposte che Confindustria, Abi, Rete Imprese Italia, Ania e Alleanza delle Cooperative hanno presentato ai sindacati nel corso dell'incontro sulla produttivita'.
 
Eggià, la produttività, per le Imprese sta nel produrre riducendo i costi aumentando i ricavi e farsi magari più competitive.
 
Se tanto mi da' tanto, sul mercato arriveranno ancora più merci e più appetibili per Consumatori inappetenti, con meno redditi e più ore di lavoro sul groppone.
 
Essipperchè l'altra produttività, quella che i Consumatori mettono in campo, sta nell'aumentare la redditività del proprio reddito; nell'acquistare spendendo meno. 
 
Affrancati dal bisogno possono farlo; con un ancor più ridotta capacità di spesa, lo debbono.
 
Ma, porc...., per far fronte alla crisi Produttori e Consumatori mettono in campo strategie di produttività confliggenti!
 
Signori, operatori di un mercato scassato, nell'attesa messianica di un Dio per tutti che rimetta insieme i cocci si può tentare una iperbole: mettere in campo le risorse disponibili per riavviare quel moto produttivo, circolare, e  renderlo perpetuo.
 
Circolare, appunto, nella sequenza continua di produzione e consumo.
 
Tra le risorse estratte dalla produttività delle Imprese, per esempio, ci sta quel profitto che remunera il rischio; se investito per smaltire il prodotto, fornirà propellente al reddito che spinge la spesa, annullando proprio il rischio d'Impresa aumentando però gli utili.
 
 
Mauro Artibani
 
Studioso dell’Economia dei Consumi
 
www.professionalconsumer.wordpress.com | 
				 
				
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