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					Fino al 28 febbraio l’UE chiede ai cittadini il parere sull’atto del Mercato Unico.
 
Prendo la palla al balzo e:
 
L’eccesso della capacità di offerta  che affranca i Consumatori dal bisogno ed i redditi, erogati dai Produttori a chi lavora per produrre, insufficienti per acquistare quanto prodotto alterano l’efficienza del meccanismo produttivo, impallano il meccanismo dello scambio; nel mercato si svaluta valore, si brucia ricchezza.
 
Porre all’attenzione dei cittadini Europei le ragioni del mercato unico quando questo mal funziona rischia di alterare l’efficacia della proposta.
 
La crisi economica svela fatti nuovi: hanno più bisogno i Produttori di vendere che i Consumatori di acquistare. Si mostrano convenienze, anch’esse nuove, per attrezzare un mercato efficiente che intermedi tra  Produttori che fanno domanda di vendere e Consumatori che fanno offerta di acquistare, andando ben oltre  le inefficaci politiche reflattive utilizzate, per sostenere la domanda ed il prezzo delle merci.
 
Si mostra necessario aggiornare il protocollo che istituisce l’atto del Mercato Unico Europeo, per ospitare un’opzione del tutto inedita: la competizione tra nuova/vecchia domanda e nuova/vecchia offerta che sollecita un rinnovato equilibrio nello scambio tra valore e moneta, per  generare nuova ricchezza. Risulta così possibile “lavorare, intraprendere e commerciare insieme in modo più adeguato”.
 
Protocollo per un mercato, espressione di un sistema economico/produttivo, che da lineare aperto si è fatto circolare e continuo; che aggiorni i ruoli e valorizzi le risorse a diposizione dei soggetti che lo abitano.
 
Un protocollo che articoli regole e consenta ai  Cittadini Consumatori Europei di organizzare la gestione ed il commercio delle risorse impiegate nel quotidiano  lavoro di consumo: Impresa delegata allo sviluppo di tali risorse per produrre Offerta, ristrutturare  Domanda, ottenere ristoro economico.
 
Impresa per intercettare i flussi di nuova domanda, individuare i punti di transito, istituire centri di raccordo e gestione del valore delle risorse impiegate.
 
Due le proposizioni operative.
 
1) NUOVA OFFERTA. Risorse/prodotto, immateriali ed eco-compatibili. Nuovi Beni Capitali per una nuova produzione:
 
-- La Fiducia dei Consumatori che fa acquistare quindi investire, produrre, commerciare.
 
-- Il Tempo, quello dell'acquisto oltre il bisogno, sottratto al tempo libero.
 
-- L'Attenzione, necessaria a produttori e commercianti, per intrattenerci.
 
-- Il Denaro che acquista l'eccesso produttivo.
 
2) INVESTIMENTI NELLA GESTIONE DELLA DOMANDA.
 
Un accordo di gestione, con i produttori, per smaltire l'eccesso di produzione che sperpera risorse, inquina:
 
-- Acquistare l'eccesso alimentare, quello della moda, dell'Information Technology; smaltire il necessario.
 
-- Destinare il residuo per sfamare/abbigliare/informare quel miliardo di poveri nel mondo.
 
-- Più opportunità per tutti.
 
-- Controllo dei flussi migratori.
 
-- Diminuzione della pressione della domanda sul mercato delle merci.
 
-- Gestione dei prezzi.
 
Tanto si doveva per debito d’ufficio.
 
 
Mauro Artibani
 
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
 
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
 
Marzo 2009
 
www.professionalconsumer.splinder.com
 
www.professioneconsumatore.org | 
				 
				
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