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		Messaggio | 
	 
	
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		| Mauro Artibani | 
		
			
				
					 Inviato: Mar Mag 07, 2019 7:28 am | 
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			Registrato: 20/03/08 12:05
			Messaggi: 676
			
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					Maggio, per i credenti il mese mariano; per i creduloni del "lavoro per guadagnare", pure.
 
Mirabili Hdemici, sento un rumor di fondo; una risposta si deve a quelli che.... nicchiano. 
 
Bene, ammesso ma non concesso che ci si debba arrendere ad un passato dove si è stabilito che il denaro - per far la spesa - dovesse provenire dal reddito pagato per il lavoro svolto; considerato che la faccenda risulta incastrata tra l'automazione dei processi produttivi, 3D/5G/4.0..., le migrazioni inarrestabili dal sud al nord del mondo e il Clup che detta la legge: quanto lavoro c'è, quanto vale e, ancor più, quanta spesa ci si fa?
 
Beh, proviamo a sbirciare: 
 
La Spesa Pubblica per gli investimenti, serve per migliorare la produttività di sistema del paese, vieppiù spesa a termine, come il lavoro che impiega e il reddito che paga. Se invece la si vuole  sine die, facendo buche e ricoprendole, non resta niente di produttivo.
 
Far di meno in più? Nell'economia di mercato la riduzione dell’orario di lavoro, a parità di retribuzione, deve trovare sostegno nei recuperi di produttività d'impresa, altrimenti annaspa la capacità competitiva di quella stessa Impresa che già annaspa nella capacità produttiva inutilizzata.
 
A meno che i teorici  della "work-sharing"  non dicano la loro, ignari di come funzioni il nuovo universo produttivo. Non li reggo, la dicono: "per un determinato livello di produzione, ridurre il numero di ore per lavoratore, anche a salario invariato, permette di aumentare il numero di persone che lavorano".  Beh, seppur di soppiatto quel vecchio slogan, “lavorare meno, lavorare tutti”, continuerà a restare indifferente al quanto poi quei tutti avranno da spendere mentre, quegli stessi teorici,  potranno continuare a dirlo alla luna. 
 
Dunque? 
 
Un momento! C'è il passato e il nuovo, così come lavoro e lavoro.  Quello nella produzione paga il prezzo dell'utilità marginale decrescente, quello svolto nell'esercizio di consumazione dove l'utilità marginale cresce, oh oh se cresce, deve far prezzo. Pagato spende, spendendo smaltisce; smaltimento che crea lavoro. 
 
Con la ricchezza generata lo remunera!
 
 
Mauro Artibani, l'economaio
 
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