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Mauro Artibani |
Inviato: Gio Ago 06, 2009 7:59 am |
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Registrato: 20/03/08 12:05
Messaggi: 676
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Questa crisi mostra, in maniera incontrovertibile come, per garantire la crescita economica, la pratica del consumare debba farsi indifferibile.
Se tanto mi da' tanto, altro che consumo di bisogno; per i Consumatori, anzi, un obbligo di ruolo.
Per esercitare questo ruolo occorre un reddito adeguato.
Toh, proprio quel reddito che è venuto a mancare, che il debito ha tentato di surrogare, che il credito ha usato per fare business, fino a fare Sboom.
Sta qui la crisi.
Qui sta pure l’uscita dalla crisi: dare sufficienza al reddito senza se, senza ma.
Quei se, quei ma che assordano l’etere:
Trichet: ”ci muoviamo in terreni inesplorati”
Trichet: ”dobbiamo stare all’erta. Ci sono molti rischi a pensare che lo scenario di base sia già scritto, diciamo da Dio o da un’entità superiore ovviamente non è vero. Ciò che accadrà dipenderà da noi”
Tremonti: “siamo in terra incognita”
Geithner: “i governi di tutto il mondo potrebbero trovarsi a dover cambiare le strategie anti-crisi”
Sentito?
Vecchi paradigmi rendono incerto il dire, velano le ragioni della crisi, inibiscono il nostro esercizio, svalutano valore, bruciano ricchezza.
Mauro Artibani
Per approfondire il tema trattato: PROFESSIONE CONSUMATORE
Paoletti D’Isidori Capponi Editori
Marzo 2009
www.professionalconsumer.splinder.com
www.professioneconsumatore.org |
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