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Quando il dentista è solo un odontotecnico
Il fenomeno dell’abusivismo medico prospera soprattutto in campo odontoiatrico. Sanzioni
ridicole per chi viene scoperto. Intanto i professionisti italiani sono fra i più ricchi d’Europa
In Europa siamo secondi, dietro all'Inghilterra. Ci sarebbe da esserne fieri se si trattasse di un torneo di calcio ma in questo caso c'è solo da dolersene. Si tratta del risultato di uno studio dell'Università di Rotterdam sui prezzi delle cure dentistiche. Prendiamo l'otturazione di un molare come parametro: in Germania si spendono 67 euro, 46 in Francia, che scendono a 18 in Polonia. E in Italia? Ahi, in Italia questa stessa prestazione costa 135 euro. La differenza non è poca e fa capire perché, nonostante le spese di viaggio e di soggiorno, un buon numero di persone trova più conveniente andare all'estero per le cure mediche, incrementando il “turismo sanitario”. “Le prestazioni da noi sono di qualità più elevata”, oppongono i dentisti italiani, che in massima parte lavorano negli studi privati. Infatti il servizio sanitario nazionale eroga col contagocce le prestazioni odontoiatriche e quando si ha male, si sa, non si possono aspettare mesi e mesi, bisogna trovare subito un dentista. Privato. Con i prezzi che sappiamo. Un altro aspetto “buio” dell'odontoiatria italiana è l'abusivismo. Infatti a fianco del dentista, che è un medico, lavora un odontotecnico, cioè un fabbricante di protesi e altri strumenti. Si tratta di tecnici che hanno una formazione diversa, basata sulle conoscenze tecnologiche. Nel loro piano di studi sono previsti anche elementi di anatomia e di fisiologia, ma si tratta di una formazione ben diversa da quella dei medici, che sono i soli abilitati a operare nel cavo orale, in altre parole a mettere le mani nella bocca del paziente. Invece... invece succede che spesso siano gli odontotecnici a eseguire le operazioni previste per il medico. La legge prescrive che titolare dello studio debba essere un medico. Va bene, è così nella maggioranza dei casi dei casi.
Ma poi ci sono medici compiacenti che fanno da “prestanome”, limitandosi a farsi intitolare lo studio e lasciando fare agli odontotecnici, spartendosi poi il guadagno. Di recente è stato scoperto il caso di un dentista titolare contemporaneamente di ben 17 studi! Proprio gli alti guadagni incentivano l'abusivismo. Perché la sanzione prevista dalla legge, all'articolo 348 del codice penale, per l'esercizio abusivo della professione medica è di 500 euro! Somma ridicola di fronte ai guadagni di migliaia di euro, molto spesso in nero! Il codice prevede anche la reclusione fino a sei mesi che però col patteggiamento si riducono a sei mesi di inattività. Poi odontotecnici senza scrupolo riaprono e ricominciano.
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informaconsumatori n° 7 - settembre 2008 pag.3 |
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