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Impennata delle immatricolazioni di veicoli a gpl e a metano.
Italiani più sensibili all’ambiente? No, semplicemente attratti dai vantaggi economici.
E oggi si può parcheggiare anche in sotterraneo
Si chiama “gpl”, Gas di Petrolio Liquefatto, ed è una miscela di idrocarburi consistenti essenzialmente in propano e butano. Certo non sarà “verde” quanto la bicicletta, ma inquina sicuramente meno di benzina e diesel. Anche per questo sta vivendo un buon momento, dovuto in gran parte agli incentivi previsti per chi acquista un’auto a gpl o provvede alla conversione, e al fatto che i blocchi del traffico non riguardano questo carburante. “È un prodotto che risolve sia il problema economico che quello ambientale – spiega l’ingegner Rita Caroselli, direttore di Assogasliquidi – Il vantaggio dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico rispetto a benzina e diesel è stato dimostrato da numerosi studi e ormai riconosciuto da tutte le amministrazioni, tanto che quasi tutte le ordinanze dei comuni esentano dal blocco della circolazione le auto a gpl”. E si sa che gli italiani rinunciano malvolentieri alla loro vettura, anche quando devono percorrere poca strada e i mezzi pubblici funzionano. A voler interpretare il rinnovato successo di automobili a gpl o a metano, infatti, i fattori ritenuti fondamentali sono essenzialmente due, nessuno dei quali riguarda l’ambiente, argomento ancora troppo poco sentito dalla popolazione. “Quello che solitamente viene più apprezzato è soprattutto poter viaggiare durante i blocchi e risparmiare denaro – sostiene Rita Caroselli – Le armi vincenti dell’opzione gpl sono quindi l’economia d’uso e gli incentivi sull’extracosto iniziale che per un utilizzo medio di 100 mila chilometri viene recuperato già quasi in un anno”. Il recente e quasi onnicomprensivo decreto “Milleproroghe”, infatti, ha approvato un’integrazione dei fondi destinati agli incentivi statali per la conversione a gpl o a metano dei veicoli a benzina nuovi o già circolanti. “A livello nazionale – continua il direttore di Assogasliquidi – sono stati stanziati quest’anno 52 milioni di euro, di cui il 75% è già stato impegnato e destinato, nell’86% dei casi, all’acquisto di una vettura gpl. Il contributo concesso è di 350 euro per la conversione per tutte le categorie di veicolo e di 1.500 euro per l’acquisto di vetture nuove. Per la prima volta, poi, gli importi sono stati concessi su tutte le categorie veicolari”. Il prezzo della conversione è quindi più alto dell’incentivo e il consumatore deve farsi i conti per capire quando inizia l’effettiva convenienza. “In effetti il prezzo per la conversione è un po’ più alto – spiega Caroselli - varia dagli 800 ai 1800 euro. Per calcolare la convenienza si deve considerare che l’economia d’uso di una macchina gpl attualmente è di un 50% in meno rispetto a benzina e di un 33-34% in meno rispetto al gasolio.” E gli aiuti non finiscono qui. “Teniamo conto – conclude – che la Finanziaria dello scorso anno ha stabilito che non venga applicato aumento del bollo a chi ha macchine a gpl o a metano. La stessa Finanziaria ha poi previsto che le Regioni possano eliminare la tassa automobilistica. Già da quest’anno i cittadini del Piemonte, ad esempio, se trasformano o acquistano una macchina a gpl o metano non dovranno pagarla per sei anni e la misura è nelle previsioni anche delle Regioni Liguria, Toscana ed Emilia Romagna”. Infine l’ingegner Caroselli tranquillizza chi ancora si preoccupa per la sicurezza degli impianti gpl e teme possibili eventi incidentali: “In base a dispositivi resi obbligatori da normative internazionali – spiega – sono stati aumentati tutti i sistemi di sicurezza attivi sulla vettura. Anche le norme che vietavano il parcheggio nel sotterraneo sono quindi cambiate. Ora conl’auto a gpl si può scendere fino al primo piano interrato”.
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informaconsumatori n° 4 - maggio 2008 pag. 19 |
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