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Mauro Artibani |
Inviato: Lun Nov 12, 2012 8:42 am |
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Registrato: 20/03/08 12:05
Messaggi: 676
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L'offerta definisce l'insieme dei beni e servizi messi sul mercato, in misura compatibile con la domanda.
Bene, con i tempi che corrono, quando insomma viene meno l'efficacia di quelle politiche reflattive che hanno alterato il meccanismo di formazione dei prezzi e reso opaco il mercato, si mostrano fatti che non t'aspetti: l'aumento della disoccupazione, l'insufficienza di salari e stipendi e la riduzione dei risparmi delle famiglie frenano quel potere d'acquisto che smercia merci, usa servizi. Questo satura le scorte e riempie i magazzini delle Imprese che mancano di spendere per investire; si riduce il prelievo fiscale che riduce la spesa pubblica. Si disgrega insomma la Domanda Aggregata. Si gonfia la capacità produttiva inutilizzata dalle Imprese; si disgrega pure l'offerta.
Tra le macerie di un tal mal messo mercato, un nuovo mercato si rende possibile che faccia il prezzo degli squilibri che si mostrano.
Si mostra, appunto una domanda privata, quella delle Famiglie; si insomma quella dei Consumatori, la cui dote produttiva fa il 60% della crescita, anch'essa ampiamente sottoutilizzata.
Eggià, questo rende appetibile un'offerta speciale: la domanda, giustappunto quella inespressa, l'unico bene scarso presente sul mercato. Offerta a chi ha necessità di vendere rifocilla la capacità di spesa e fa vendere chi l'ha acquistata, fa poi investire per produrre, produrre per riavviare le scorte, rimpingua il prelievo fiscale che autorizza la spesa pubblica.
Si riattiva la domanda aggregata, si rende efficiente l'impiego delle risorse produttive senza eccezione alcuna, epperchennò, migliora la produttività dell'intero sistema.
Mauro Artibani
Studioso dell’Economia dei Consumi
www.professionalconsumer.wordpress.com |
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