Pagina 23 - Informaconsumatori Gennaio-Febbraio 2011

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23
n° 5 - maggio 2009
nforma
Cellulari: portatili, ma non portabili
tempo di lettura: 12 minuti
NUOVA INCHIESTA DI INFORMACONSUMATORI SUL TRASFERIMENTO DEL NUMERO
La richiesta
Compilare correttamente
il modulo di richiesta,
specificando a quale gestore
telefonico si intende passare
e mandare una disdetta
scritta a mezzo
raccomandata A\R. Solo
in questo modo si potrà
dimostrare che si sono
fatti i passi giusti.
Nero su bianco
Se il gestore telefonico
che si sceglie di lasciare
cerca di trattenervi
proponendovi varie offerte,
non fidatevi mai laddove ciò
avvenga per mezzo di
telefonate: le parole volano,
qualsiasi offerta deve
avvenire in forma scritta
per avere validità.
A chi chiedere
assistenza
Qualora abbiate problemi
in merito a richiesta di penali
o a lunghe attese per la
portabilità, non arrendetevi.
Provate invece a rivolgervi
alle associazioni dei
consumatori o ai Corecom
regionali che svolgono
attività conciliative.
Qualche consiglio
Quello che ormai da qualche
anno è un diritto per legge,
non lo è ancora sempre di fatto.
Come si può allora chiedere
la portabilità del numero
telefonico senza correre rischi?
Provate a seguire
i nostri suggerimenti.
N
el 2003 la portabilità del nu-
mero telefonico è diventata
un diritto, che non avrebbe
dovuto prevedere alcuna penale o
costo aggiuntivo. Ma cos’è esatta-
mente la portabilità? La
mobile
number portability
, o portabilità, è
una prestazione che consente a un
utente di mantenere il proprio nu-
mero telefonico quando si decide di
cambiare operatore.
Chi sceglie, però, di lasciare il pro-
prio gestore si trova spesso di fron-
te a un’ardua impresa: lunghe atte-
se, telefonate “disinteressate” da
parte della compagnia che si vuole
sostituire e, nel peggiore dei casi,
perdita di soldi. Secondo una classi-
fica degli stati UE che rispettano il
diritto dei consumatori alla portabi-
lità nei tempi previsti, ovvero 5
giorni, l’Italia si trova al penultimo
posto, con ben 15 giorni di attesa,
contro uno solo come in Irlanda e
Malta. Ancora più difficile sarà dun-
que adeguarsi al nuovo provvedi-
mento deliberato dall’Agcom, l’Au-
thority per le Comunicazioni: entro
giugno 2009 i giorni dovranno esse-
re ridotti a 3 e in tempi successivi
bisognerà raggiungere lo standard
di un solo giorno. Ma qual è il mo-
tivo di questi ritardi?
Controfferta
per le allodole?
“Prima di tutto dobbiamo conside-
rare come tempo utile da quando
l’operatore che riceve il cliente, in
termine tecnico
recipient
- ci spiega
l’avvocato Enrico Maria Cotugno,
funzionario della Direzione tutela
consumatori dell’Agcom - manda
l’ordine di
mobile number portabili-
ty
all’operatore che perde il cliente,
il cosiddetto
donating
”. È su questo
che si calcolano i tempi. Tutta la fa-
se precedente, ovvero quella in cui
il cliente va dal negoziante a compi-
lare il modulo di portabilità e que-
st’ultimo avverte l’operatore, è una
sorta di limbo che non si può con-
trollare e che può contribuire a ritar-
dare il cambio di gestore. D’altra
parte, è molto più frequente che
queste operazioni siano rallentate,
più o meno volutamente, dagli stes-
si operatori
donating
, che pur di non
perdere il loro cliente cercano di
proporre offerte vantaggiose. Que-
sta sorta di
customer care
tardivo
prende il nome di
retention
. Si tratta
di una pratica scorretta, perchè in
qualche modo ostacola la concor-
renza e che indubbiamente va a sca-
pito dei piccoli gestori telefonici,
ma anche del consumatore, che sarà
tempestato di offerte più o meno
vantaggiose. Bisogna anche consi-
derare, infatti, che spesso queste of-
ferte tardive hanno un carattere tem-
poraneo e che, di fatto, servono solo
a trattenere il cliente. Per ovviare a
tutto questo, l’Agcom ha dichiarato
recentemente:
«è illecito chiamare
l’utente, che ha appena fatto richie-
sta di portabilità, per convincerlo a
cambiare idea»
. In realtà ad essere
illegale non è la
retention
di per sé,
attività che potrebbe essere svolta
tranquillamente in tempi non so-
spetti, ovvero quando il cliente non
ha alcuna intenzione di lasciare il
gestore. Quello che viene vietato è
l’utilizzo dei dati del cliente che
vuole la portabilità per altri scopi ol-
tre quelli strettamente tecnici: non si
può, dunque, comunicare al reparto
commerciale del gestore telefonico
che un tale cliente intende effettuare
la portabilità. Proprio a questo pro-
posito, Vodafone era stata multata a
febbraio dall’Agcom per utilizzo
improprio dei dati personali dei
clienti e per aver causato un ostaco-
lo alla loro richiesta di trasferimen-
to. E il Tar del Lazio, presso cui la
nota compagnia di telefonia mobile
aveva presentato ricorso, ha dichia-
rato che non si ravvisano elementi
per annullare la delibera dell’Auto-
rità: in particolare, “sussistono dub-
bi sulla configurabilità di un diritto
dell'operatore
donating
di fare sin-
gole offerte per trattenere l'utente
che ha deciso, anche in virtù di of-
ferte pubbliche, di passare con altro
operatore di telefonia mobile".
I sindacati
appoggiano i gestori
Ma non è finita qui: a seguito della
delibera Agcom, i sindacati si sono
schierati dalla parte delle compa-
gnie di telefonia mobile, sostenendo
che impedire la
retention
del gesto-
re
donating
potrebbe pregiudicare i
lavoratori dei call-center. Secondo
alcune indiscrezioni, a rischiare il
posto sarebbero ben 600 dipendenti
per Telecom e altrettanti per Voda-
fone. Ridurre il tempo di portabilità
da 5 giorni a 3, renderebbe di fatto
impossibile qualsiasi tentativo di ri-
chiamata al cliente per proporgli al-
tre offerte. Ciò, secondo i sindacati,
comporterebbe l’inutilità del servi-
zio svolto da dipendenti specifica-
mente addetti a questa mansione. La
Slc Cgil, inoltre, ha dichiarato che è
“gravemente sbagliata l'impostazio-
ne che vuole rendere impossibile al
cliente di poter scegliere l'offerta a
lui più conveniente.” Aggiunge la
Uilcom in un comunicato: “In un
settore come quello delle Tlc conti-
nuano gli interventi legislativi e re-
golatori tesi a scardinare gli attuali
assetti occupazionali del settore,
senza alcun beneficio per l’utente”.
D’altra parte, si potrebbe obiettare
che la stessa
retention
crea un forte
ostacolo per la libera concorrenza,
impedendo ai piccoli gestori telefo-
nici di crescere o di sopravvivere,
mettendo a rischio altri posti di la-
voro. “Inoltre, non è detto che per
proporre al cliente nuove offerte
vantaggiose bisogna necessaria-
mente attendere il momento in cui
questo decide di andarsene: la
reten-
tion
potrebbe divenire un
costumer
care
specificamente dedicato ad in-
formare i clienti delle nuove offerte
in corso - propone l’avvocato Cotu-
gno - in tal caso i dipendenti sareb-
bero ricollocati e non rischierebbero
il posto di lavoro”.
E il credito residuo?
Il decreto Bersani, divenuto Legge
n. 40 del 2 aprile 2007, oltre ad abo-
lire le penali per recedere dal con-
tratto, ha stabilito l’eliminazione
della scadenza del credito telefoni-
co. Secondo questo decreto, quindi,
nel momento in cui l’utente intende
cambiare gestore telefonico, ha di-
ritto di mantenere il proprio credito
residuo.
TORINO
sabato alle 11:10
TORINO
venerdì alle 13:45
TORINO
lunedì alle 07:30
TORINO
venerdì alle 07:50
SAVIGLIANO (CN)
giovedì alle 8.15 – sabato alle 14.00
OMEGNA (VB)
giovedì alle 9:00- venerdì alle 12:30
CHIANOCCO (TO)
sabato alle 14:30
CHIANOCCO (TO)
venerdì alle 8:35
CANELLI (AT)
venerdì alle 7:35
TORINO
lunedì alle 7:00
VALENZA (AL)
domenica alle 13.45 - lunedì alle 13.00
VERCELLI
venerdì alle 7:45
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giovedì alle 8:00 - sabato e domenica alle 10:00
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giovedì alle 8:00 - sabato e domenica alle 10:00
giovedì alle 8:00 - sabato e domenica alle 10:00
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RADIO ZAI.NET Satellite HotBird 13° est 11.200 mhz
La trasmissione
“ I tuoi diritti in diretta”
va in
onda
ogni settimana
su
Ma nei fatti questo è più aleatorio.
D’altra parte, “gli operatori hanno
da tempo aggirato il problema fa-
cendo scadere le carte sim, se non
ricaricate”, ci avverte Fabio Vernet-
ti di Federconsumatori Piemonte. È
ovvio che per effettuare la portabili-
tà la carta sim deve essere attiva e,
quindi, adeguatamente ricaricata.
Un altro escamotage è quello di
consegnare, al momento della ri-
Che cosa è cambiato
Ieri
Prima del 2003 la portabilità del numero telefonico
non era un diritto e per cambiare gestore telefonico
bisognava rinunciare al proprio numero e al credito
residuo, spesso pagando delle penali. L’Agcom ha
deliberato invece la possibilità da parte di un utente
di cambiare compagnia di telefonia fissa e mobile,
dando un tempo limite di 5 giorni. Con la Legge Bersani
40/2007, vengono eliminate tutte le penali per recedere
dal contratto e viene decretata la non scadenza
del credito residuo: in tal modo oltre alla portabilità
del numero dovrebbe esser garantita anche
quella del credito.
Oggi
L’Agcom ha deliberato che da giugno 2009
i tempi di portabilità del numero telefonico dovranno
abbassarsi da 5 a 3. Inoltre non sarà possibile
da parte del gestore che perde il cliente usare
i dati del cliente stesso a fini commerciali, cercando
di convincerlo con offerte a non effettuare
la portabilità.
chiesta di portabilità, una sim con
un numero provvisorio del gestore
telefonico
recipient,
per ovviare al
problema delle attese: ma ovvia-
mente tale scheda è a pagamento. I
gestori avvertono che i soldi verran-
no restituiti in chiamate gratuite,
una volta effettuata la portabilità:
ma di fatto si tratta comunque di un
costo.
Chiara Falcone
Comʼè andata a finire?
Il passaggio di compagnia telefonica mantenendo il numero è un nostro diritto, ma la
situazione sembra tutt’altro che definita e non appena l’utente chiede di cambiare operatore,
ecco arrivare le controfferte per fidelizzare il cliente. Non potrebbero pensarci prima?